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Nidi Betti e Cep verso la riqualificazione

I lavori nelle strutture di via Baldacci e via Bellini saranno realizzata con un investimento di oltre 1,4 milioni di euro, 750mila dal Pnrr

Approvati i progetti definitivi e di fattibilità tecnico-economica, a Novembre partiranno i lavori di riqualificazione del nido Betti di via Baldacci e del nido del Cep di via Bellini. Ad annunciarlo, per mezzo di una nota,  è il Comune di Pisa.

I due interventi sono finanziati con fondi Pnrr, contributi dal Fondo opere indifferibili (stanziato dal Governo per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione) e risorse del Comune per un totale di quasi 1,4 milioni di euro, di cui oltre 750mila di fondi Pnrr.

"I lavori  - si legge nella nota dell'ente- consentiranno di migliorare l’offerta formativa delle due strutture (la disponibilità di posti nella fascia 0-12 mesi sarà implementata complessivamente di 10 unità), migliorandone la sicurezza sismica e l’efficienza energetica con una significativa di riduzione dell’impatto ambientale. La riqualificazione dei due asili prevede infine l’ammodernamento delle componenti impiantistiche, compresi gli impianti antincendio. I cantieri saranno avviati entro il mese di novembre e dovranno concludersi entro 30 Giugno del 2026, così come previsto dalle norme che disciplinano i finanziamenti del Pnrr".

Tra fine Ottobre e inizio Novembre, i bambini delle 2 strutture saranno trasferiti in sedi provvisorie, fino alla fine dei lavori. Per quanto riguarda l’asilo nido Betti i bambini inizieranno l’anno educativo in strutture alternative (asili Coccapani, Timpanaro e Rosati per i nuovi iscritti), l’asilo del Cep sarà invece trasferito nei locali della Scuola d’infanzia Montessori. 

"I rappresentanti dei genitori dei bambini interessati dal trasferimento delle attività - si legge nella nota di palazzo Gambacorti- sono stati già contattati dai Servizi Educativi del Comune di Pisa e si sono tenuti incontri informativi con l’Assessorato alle politiche educative, per spiegare e concordare sedi, tempi e modalità del trasferimento". 

"I servizi educativi - conclude l'ente- valuteranno, dove possibile, caso per caso la richiesta di eventuali spostamenti dalle strutture interessate dai lavori, in relazione alle situazioni familiari più disagiate, ed in base alle disponibilità presso le strutture richieste. Le famiglie saranno inoltre assistite con misure compensative al fine di ridurre al massimo i disagi dovuti ai trasferimenti".