Politica

Nidi comunali, "170 famiglie senza un posto"

Martinelli, Lacroce e Gionfriddo all'attacco della Giunta sulla mancanza di posti: "Nonostante lo sforzo della Regione, lista d'attesa raddoppiata"

Martinelli e Lacroce in Consiglio comunale

Nonostante la gratuità degli asili nido per le famiglie con Isee inferiore a 35mila euro, decisa dalla Regione con il progetto "Nidi gratis", a Pisa 170 famiglie restano senza un posto nei nidi comunali. Lo affermano Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo del gruppo consiliare La Città delle Persone.

"Ciò significa che 170 famiglie dovranno riprogrammare la propria quotidianità, perché i servizi pubblici offerti dal Comune sono insufficienti - hanno commentato - stiamo lavorando a varie proposte in consiglio comunale assieme a Sinistra Italiana e Partito Democratico".

"Nonostante i numerosi proclami in difesa della famiglia, dal 2018, la lista d’attesa delle famiglie è sostanzialmente raddoppiata, passando da circa 80 famiglie in attesa, alle 170 della graduatoria attuale - hanno continuato - numeri che raccontano disinteresse e mancanza di visione. Ma non solo: i numeri ci dicono che con una programmazione migliore e un miglioramento dell’offerta, sarebbe possibile ottimizzare i posti vacanti".

Inoltre, come riportato dai tre consiglieri, di queste 170 famiglie, 50 hanno un Isee inferiore a 10mila euro. "Probabilmente lavora un genitore solo, e per tale motivo il bando assegna pochi punti a tali famiglie, non dando quindi la possibilità all’altro genitore di cercare eventualmente lavoro - hanno spiegato - una famiglia di questo tipo o si affida ai nonni, oppure uno dei due genitori rinuncia a cercare lavoro".

"In sostanza, a Pisa, molte famiglie in cui un genitore è casalingo o non impiegato, continueranno a incontrare enormi fatiche nella ricerca di un lavoro perché i bambini non troveranno facilmente posto nei nidi comunali - hanno concluso - in più, da un punto di vista programmatico, è gravissimo che a oggi non esista ancora un progetto pedagogico reperibile sul sito del Comune, che dovrebbe comunicare alle famiglie la visione e l’offerta dei servizi educativi comunali, ammesso che esista".