Attualità

"No alle classi pollaio, sì alle stabilizzazioni"

Iniziativa di protesta di 'Priorità alla scuola' in via Pascoli, sotto la sede del Provveditorato agli Studi, per la stabilizzazione di docenti e Ata

L'iniziativa di "Priorità alla scuola" di fronte all'Ufficio scolastico provinciale di Pisa

Contro le "classi pollaio" Priorità alla scuola chiede un serio programma di stabilizzazioni dei docenti e del personale Ata nelle scuole. La richiesta è stata rinnovata oggi, con una presidio di fronte alla sede di via Pascoli del Provveditorato agli studi provinciale di Pisa.

"Nonostante gli impegni del protocollo del 6 agosto 2020, i continui proclami della Ministra dell'istruzione e la situazione di pandemia che stiamo vivendo - hanno lamentato -, non abbiamo visto alcun cambiamento nel numero di alunni per classe e ciò ha contribuito a produrre la chiusura delle scuole di questi ultimi mesi. In questo modo non solo sta aumentando la dispersione scolastica, ma stanno aumentando i casi di disagio psicologico nelle nostre giovani generazioni, nonché una pericolosa diminuzione del livello di scolarizzazione e di istruzione".

"I soldi pubblici, a partire dal Recovery Fund fino ad una revisione del Bilancio dello Stato - questa la loro proposta -, devono essere utilizzati per una riduzione significativa del numero di alunni per classe e per il conseguente ampliamento dell’organico docente e Ata, docenti e Ata che devono essere al più presto stabilizzati. Non vogliamo rientrare nella scuola miseria che abbiamo conosciuto prima della pandemia, vogliamo una scuola pubblica di qualità, unico vero e reale deterrente alla sua progressiva privatizzazione".

L'iniziativa di oggi in occasione della chiusura delle iscrizioni. "Siamo sotto l'Ufficio Scolastico della Provincia di Pisa a cui compete ogni anno l'arduo compito di soddisfare il diritto costituzionalmente garantito all'istruzione delle nuove generazioni ripartendo le risorse del governo tra tutte le scuole - è stato ricordato -. Nella scelta politica tra sicurezza, qualità educativa e risparmio di spesa, riteniamo che sia fondamentale, per la garanzia del diritto allo studio e alla salute, sbilanciarsi senza indugio verso le prime".

Al dirigente dell'ufficio scolastico provinciale si chiede "che si impegni, a partire dalle sue prerogative di coordinamento e organizzazione, ad applicare la normativa vigente, nelle more delle deroghe concesse, solo in favore di una riduzione del numero di alunni per classe, nel pieno rispetto di quanto dovuto per i casi in cui sono presenti alunni con disabilità e con particolare riguardo alla verifica e controllo delle norme sulla sicurezza di tutti gli edifici scolastici".

Priorità alla scuola si batte per "una scuola migliore – pubblica, laica, inclusiva e salutare - in modo che il prossimo anno scolastico possa iniziare con classi con un ridotto numero di alunni e alunne e che tutto il personale scolastico necessario al buon funzionamento della scuola sia già in servizio dal primo Settembre".