Politica

No della Provincia alla vendita di Ta Handling

“Auspichiamo che venga riesaminata la decisione e lo chiederemo nella prossima riunione del Cda e dell’Assemblea dei Soci” assicura Angori

Anche la Provincia di Pisa si schiera dalla parte dei lavoratori del comparto Handling di Toscana Aeroporti: nella seduta consiliare del 31 Marzo scorso è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal Gruppo Centrosinistra, a firma di Olivia Picchi e Francesco Petri, contro l'ipotesi di vendita di Toscana Aeroporti Handling ad una cordata di imprenditori italiani finora non nota. 

Il servizio di handling, lo ricordiamo, vede impiegati complessivamente, tra gli scali Galilei di Pisa e Vespucci di Firenze Peretola, circa 450 tra lavoratori e lavoratrici, cui vanno aggiunti 150 lavoratori delle ditte degli appalti per il carico e scarico bagagli e altri servizi di terra, il cui futuro è a oggi ancora più incerto, dopo un anno di grandissime difficoltà legate alla pandemia che li ha costretti alla cassa integrazione a zero ore. 

“La mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale - ha spiegato il presidente della Provincia, Massimiliano Angori - esprime tutta la nostra motivata e forte preoccupazione a fronte dell’annuncio da parte di Toscana Aeroporti di vendere il comparto, per gli effetti che questo potrebbe avere sul piano occupazionale e salariale; la Provincia, socio pubblico di Toscana Aeroporti, supporta la posizione delle organizzazioni sindacali in merito ad una decisione che merita di essere opportunamente rimodulata, anche alla luce della fase che stiamo vivendo e che potrebbe avere riflessi negativi su tutta la città, già pesantemente provata in molti settori economici, a cominciare da quello turistico, già fortemente penalizzato per ovvi motivi”. 

Il Consiglio Provinciale tutto chiede alla Regione Toscana di agire fino alla possibilità di sospendere l’erogazione del contributo di 10 milioni di euro stanziati a sostegno di Toscana Aeroporti per i danni subiti dalla pandemia (come risarcimento per il periodo tra il 10 Marzo e il 15 Fiugno 2020), in quanto non è pensabile che vengano dati ristori pubblici a fondo perduto senza le dovute garanzie sul piano occupazionale e salariale.

“Attraverso questo documento, chiediamo una riunione urgente del Cda e dell’assemblea dei soci per affrontare approfonditamente la questione - hanno sottolineato i consiglieri Picchi e Petri -. In questa sede chiederemo che venga riesaminata la decisione assunta in merito alla vendita del comparto dell’Handling, a tutela soprattutto degli aspetti che riguardano i diritti dei lavoratori, e chiederemo alla Regione la costituzione di un tavolo che segua da vicino la vicenda, monitorandone costantemente gli sviluppi”.