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Nodo 5g, scuola Sant'Anna al lavoro sul prototipo

Città intelligente, telemedicina, robotica e industria 4.0: dal progetto europeo H2020 Braine un approccio innovativo alle architetture di rete

L’intelligenza artificiale e i big data aiutano le città, i servizi sanitari e le fabbriche 4.0 a diventare sempre più smart: un nuovo contributo arriva dal progetto europeo H2020 Braine, che conta 27 partner tra i quali l’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (Tecip) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Il progetto intende sviluppare una cornice di edge computing potenziata dall’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiali e in grado di processare big data a livello locale.

La divisione di networking dell’Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinata da Luca Valcarenghi, partecipa al progetto per implementare un prototipo di un nodo 5G che sfrutta le funzionalità di un hardware dinamico e programmabile per svolgere funzioni proprie di una rete 5G.

La tecnologia sviluppata nell'ambito del progetto potrà trovare impiego in molti contesti: tra questi la sanità e la telemedicina, le smart city, la robotica e l'industria 4.0.

Il team pisano si occuperà anche dello sviluppo di soluzioni per l’analisi di dati basata su meccanismi di intelligenza artificiale e “machine learning” e delle previsioni per l’orchestrazione e l’allocazione distribuita di base station, chiamate gNB, nell’ambito delle reti 5G e virtualizzate, e della definizione degli indicatori di performance. Il gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna sarà inoltre coinvolto nella fase di testing dei prototipi dei nodi 5G già sviluppati e del caso di utilizzo, relativo alle smart cities.