Politica

"Non fiori ma opere sociali"

La protesta in piazza di Potere al Popolo contro le politiche dell'Amministrazione Comunale"Stanchi di scegliere tra reddito e salute"

La manifestazione in piazza Vittorio Emanuele

"Siamo in piazza per manifestare contro le politiche di una Amministrazione comunale che privilegia il centro storico, abbandona le periferie e non interviene sulle piaghe sociali prodotte dalla pandemia, ma anche contro il governo centrale, che esegue i diktat dei grandi poteri economici (confindustria, grandi corporazioni commerciali) e lascia morire di covid19 decine di migliaia di anziani, malati, medici e personale ospedaliero, lavoratori."

Lo dice Potere al Popolo, sceso in piazza oggi a Pisa con una manifestazione nel centro cittadino.

"Le misure messe in campo dal governo e dalle regioni sono totalmente inefficaci a far fronte alla crisi che stiamo vivendo. Come è stato ribadito più volte, dal punto di vista della sanità abbiamo visto come la corsa alla privatizzazione e i continui tagli al sistema sanitario si siano dimostrati fallimentari nella gestione della crisi. I problemi, però, non si fermano qui. La crisi è ormai sociale, e si sta creando un vero e proprio bacino di “nuovi poveri” formato da famiglie in difficoltà, anziani, piccoli commercianti che si sono trovati senza un’attività dopo anni tasse versate, e con loro i dipendenti che si sono trovati senza un lavoro".

"La città di Pisa non è da meno e già grazie alle campagne portate avanti nell’ultimo mese, ai presidi davanti all’Ospedale di Cisanello e nel centro storico e a una lettera diretta al Sindaco Conti a seguito dell’erogazione dei cosiddetti “buoni spesa” da parte del governo (ma affidati alla gestione comunale) abbiamo fatto presenti le criticità che stiamo vivendo", aggiunge Potere al Popolo.

"L’amministrazione pisana continua a mascherarsi dietro un decoro di facciata, senza prendere misure concrete per i ceti sociali meno abbienti e quelle periferie tanto vicine in tempo di campagna elettorale. È di pochi giorni fa l’investimento di più di 400 mila euro per l’abbellimento delle rotatorie e del centro storico, ci vengono in mente i 100 mila euro stanziati, con tanto di appoggio dell’Unipi, per la rimozione di scritte e adesivi dai muri; o ancora la rimozione delle rastrelliere del centro per far spazio alle fioriere"

Se abbiamo deciso di scendere in piazza è perché è chiaro come non siano queste le misure di cui la maggioranza degli abitanti della città ha bisogno.

Non abbiamo bisogno di fiori, ma di opere sociali: reddito sociale per tutti i settori sociali ed economici colpiti dalla crisi pandemica, taglio delle tasse comunali, ospedali che funzionino per tutti, sistemazioni abitative adeguate e dignitose, Università veramente vicina agli studenti"