Attualità

"Non trattiamo con Prendocasa"

L'inquilino va all'incontro con l'attivista e l'accordo salta. Zambito: "Chi chiede un incontro insieme a queste persone non sarà ricevuto"

Ylenia Zambito

La conciliazione tra un inquilino sotto sfratto e la proprietà, attività messa in campo dall’amministrazione comunale per cercare di risolvere i conflitti senza il ricorso alle forze dell’ordine, ieri ha fatto un buco nell'acqua. 

A raccontare i fatti è l'assessora alla casa Ylenia Zambito: "L’inquilino si è presentato accompagnato da un noto militante della sedicente associazione Prendocasa ed essendomi rifiutata di parlare con lui, l'inquilino non ha accettato di partecipare all’incontro, nonostante fosse presente un assistente sociale, il dirigente, il funzionario dell’ufficio casa e la responsabile della commissione territoriale che si occupa dell’emergenza sfratti". Insomma, con l'attivista o niente. 

Si è creata un'impasse e alla fine a rimetterci è stato l'inquilino stesso, dato che l'incontro non si è svolto.

"Ho dovuto farlo - scrive Zambito- perché ho visto i numerosissimi danni che questa organizzazione sta facendo ai cittadini pisani che vi si rivolgono in condizioni disperate. Infatti, se si convince un inquilino a resistere allo sfratto, anche quando le assistenti sociali propongono alternative, gli si fa un grosso danno; perché quando inevitabilmente quello sfratto sarà eseguito non avrà costruito una via d’uscita. Ed oltre al danno evidente c’è n’è uno ancor peggiore: la diseducazione, e l’effetto dell’aver inculcato nella testa delle persone che se la possono cavare anche senza darsi da fare, semplicemente grazie ad un picchetto. L’amministrazione comunale ha dato risposte abitative a numerosissime famiglie pisane, ad esempio con l’assegnazione di circa 700 alloggi in questi 9 anni di mandato, e messo in campo molte altre azioni assai più impegnative di qualche picchetto, azioni che hanno dato risposte definitive ai bisogni delle famiglie in difficoltà". 

"Per questo - aggiunge Zambito- il Comune non riconosce come interlocutori tutti i militanti della sedicente associazione Prendocasa e dei relativi comitati di Gagno e Sant'Ermete. Da qui in avanti si sappia che chi chiede un incontro con l'amministrazione insieme a queste persone non sarà ricevuto. Fare l’amministratore è una responsabilità enorme, non solo perché si devono cercare continue soluzioni ai numerosi problemi dei cittadini la cui condizione si è notevolmente aggravata per effetto della crisi, ma anche perché ogni azione deve essere d’esempio per chi si amministra".