Attualità

Non una di meno, questionario anonimo in aula

Dopo i richiami dell'Università nei confronti di tre docenti, la sezione pisana del collettivo femminista vuole raccogliere altre voci studentesche

Una manifestazione di Non una di meno

Il caso dei tre professori dell'Università di Pisa, sanzionati dall'Ateneo con dei richiami resi pubblici all'albo ufficiale, ha scatenato la reazione della sezione cittadina di Non una di meno, movimento femminista e transfemminista che opera per contrastare la violenza di genere.

Proprio in merito a quanto accaduto, il collettivo ha pubblicato un questionario online rivolto a studenti e studentesse. "Negli anni abbiamo ribadito che l'Università è un luogo dove, sempre di più, scorre un silenzioso malessere, dove le fragilità umane, che si moltiplicano, vengono attaccate, biasimate, punite e divengono bersaglio di sopruso - hanno scritto - abbiamo diffuso dunque un questionario, a cui poter rispondere anonimamente, che toccasse queste tematiche, con l'intento di annullare l'isolamento in cui ci spingono per rendere i nostri vissuti parte di un discorso politico".

"Questa vicenda non è slegata dai vari fatti di cronaca che quotidianamente apprendiamo, inserendosi perfettamente in un contesto che ci narra di un susseguirsi irrefrenabile di femminicidi, di sentenze di tribunali che riteniamo oscene e pericolose e di stupri di gruppo per affermare il proprio valore - hanno aggiunto - questo è quanto avvenuto a Palermo, a opera di ragazzi fra i 17 e i 20 anni. Questa per noi è la conseguenza più diretta, l’ultima in ordine di tempo, della formazione violenta e patriarcale a cui ci educano".

"Mentre si sanziona con richiami, come si farebbe con dei bimbi che hanno fatto una monellata, noi continuiamo a raccogliere e accogliere le tante voci e i tanti silenzi rimasti finora inascoltati - hanno concluso - perché insieme ci difendiamo e annulliamo vergogne e paure".