Cronaca

Notte di lavoro per il Consorzio Basso Valdarno

Notte di lavoro per gli uomini del Consorzio 4 Basso Valdarno. Il punto sugli interventi e gli impianti attivati fra l’area pisana e la Valdera

È stata un’altra notte di lavoro per operai e tecnici del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno che da venerdì sono stati impegnati a monitorare le conseguenze del maltempo. Nella zona pisana il sorvegliato speciale è stato soprattutto l’Arno: sono proseguiti per tutta la notte i controlli per verificare gli effetti del passaggio della piena anche sul reticolo minore. Ad aiutare il superamento della fase critica è stata l’apertura dello Scolmatore, a Pontedera, effettuata intorno alle 18 di ieri dal Genio civile. L’attenzione è comunque rimasta massima fino a questa mattina, sia sull’Arno che sul reticolo minore, che a volte viene messo in crisi proprio dall’attivazione dello Scolmatore.

In Valdera, sono stati interessati ieri da alcune piene Egola, Era e Roglio. Il reticolo minore ha retto bene e non sono arrivate al Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno segnalazioni di criticità particolari. Nella parte ovest del comprensorio sono stati attivati gli impianti idrovori di Marina di Pisa, Arenaccio, La Vettola, Interporto, San Rossore e Campalto. Alcune piene, più modeste, sono transitate nei torrenti nella zona a sud dello Scolmatore.

Tra Arno e Scolmatore è entrato in funzione l’impianto di Ragnaione e sono state chiuse le paratoie in previsione delle piene di Arno e Serchio. Anche in questo caso tecnici e operai del Consorzio hanno continuato tutta la notte a monitorare la situazione.

"Sono stati due giorni di intenso lavoro per il nostro Consorzio di Bonifica, che ha operato insieme alla Regione, al Genio Civile e alle squadre di protezione civile – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli – per monitorare la situazione e intervenire sulle criticità. Molto importante è stata l’attivazione di tanti impianti idrovori consortili che, insieme allo Scolmatore, danno un contributo fondamentale a tenere sotto controllo le piene, sia dell’Arno che dei corsi d’acqua minori, ma non meno pericolosi. Da oggi inizieremo il monitoraggio di argini e opere idrauliche per verificare i danni provocati dal maltempo e iniziare subito le manutenzioni necessario"