Politica

Nucleare, contestazione al convegno di Azione Universitaria

Azione Universitaria porta in aula a Pisa il confronto sul nucleare con Cavedagna e Macrì. Contestazioni di una parte della sinistra studentesca

La contestazione della sinistra studentesca

All’Università di Pisa si è acceso il dibattito sul nucleare in un convegno promosso da Azione Universitaria. In aula erano presenti l’europarlamentare del gruppo dei Conservatori europei Stefano Cavedagna, il presidente esecutivo di Estra Spa e membro del CdA di Leonardo Francesco Macrì e oltre cento studenti, mentre fuori una parte della sinistra studentesca ha messo in scena una contestazione. In una nota l’associazione studentesca ha rivendicato l’esito della giornata, "Un europarlamentare del gruppo dei Conservatori europei, Stefano Cavedagna, il Presidente esecutivo di Estra Spa e membro del CdA di Leonardo, Francesco Macrì, e oltre cento studenti interessati a comprendere come l’energia nucleare possa cambiare il futuro della nostra Nazione. Questo è ciò che abbiamo portato oggi all’Università di Pisa, nonostante le contestazioni di una manciata di ignoranti della sinistra studentesca che pensavano di fermare il confronto." hanno dichiarato i rappresentanti di Azione Universitaria.

Al centro dell’incontro il ruolo dell’energia atomica nella strategia energetica nazionale e nel percorso di decarbonizzazione. Macrì ha insistito sulla necessità di affiancare al rinnovabile nuove tecnologie nucleari, sottolineando i limiti dell’attuale mix energetico, "Le energie rinnovabili resteranno fondamentali nel percorso verso la decarbonizzazione, ma non possono realisticamente garantire da sole il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2050. Il nucleare di nuova generazione può assumere un ruolo decisivo perché risponde a tre esigenze prioritarie per l’Italia: continuità, sicurezza e sostenibilità economica. La vera domanda, oggi, non è se il nostro Paese debba tornare al nucleare, ma se sia capace di supportare un processo che richiede visione politica, coesione culturale e competenze industriali." ha dichiarato Francesco Macrì.

Cavedagna ha collocato il tema in una prospettiva geopolitica ed europea, legandolo anche alle scelte del Governo. Per l’europarlamentare il nucleare è uno strumento per ridurre le dipendenze esterne e contenere i costi per famiglie e imprese, "Il nucleare è una fonte strategica che, come le altre, consente di liberarci dai condizionamenti internazionali e di garantire energia a prezzi sostenibili per cittadini e imprese. Italia ed Europa devono permettere anche alle aziende partecipate dallo Stato di investire con forza in ricerca e sviluppo. E sul piano internazionale, il nostro Paese deve creare le condizioni perché si apra davvero alla pluralità delle fonti, come sta coraggiosamente facendo il Governo Meloni." ha dichiarato Stefano Cavedagna.

La polemica con i contestatori ha fatto da sfondo all’intero appuntamento, ma Azione Universitaria rivendica il bilancio positivo della giornata e la partecipazione in aula. "Quello di oggi è un successo non solo della destra universitaria, ma di tutti gli studenti che credono in un’università che produce sapere, crescita e innovazione. Di fronte a una decina di contestatori che vivono di slogan, noi abbiamo risposto con contenuti, dati e competenze. E gli oltre cento studenti in aula dimostrano chiaramente da che parte sta l’università che ragiona." hanno concluso i rappresentanti di Azione Universitaria