Attualità

Nuova sede per la Magistratura dei Leoni

L'immobile, che si trova nel quartiere di Oratoio, è stato consegnato nei giorni scorsi dopo un intervento di recupero

Nuova casa per la Magistratura dei Leoni. La consegna delle chiavi è avvenuta nei giorni scorsi al termine di un intervento di recupero dell'immobile di proprietà comunale. L'edificio, che si trova a Oratoio, nel parcheggio davanti al campo sportivo della Scintilla, era infatti da tempo inutilizzato e aveva subito degli atti di vandalismo.

Dopo la consegna ai Mattaccini della sede civile nel parco pubblico di via Abba a Porta a Lucca, al Santa Maria del fondo in via Paoli, e in attesa dell’inizio dei lavori per la sede del San Martino nella ex sede dell’Annona, prosegue il progetto voluto dall'assessore alle Tradizioni della storia e dell'identità di Pisa Filippo Bedini, finalizzato a dare una sede a ogni Magistratura del Gioco del Ponte per sostenere l’attività di carattere civile nei quartieri di riferimento.

“È arrivata a buon fine – spiega l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini - un’altra operazione all’insegna della riappropriazione degli spazi. Il fondo ha avuto bisogno di essere ristrutturato, sono stati fatti gli allacci dell’elettricità e dell’acqua ed è stato completamente ritinteggiato, cancellando gli imbrattamenti che lo avevano deturpato, restituendo un aspetto dignitoso a una costruzione al centro del grande piazzale da cui si accede al campo sportivo"

L'edificio prima dei lavori

"Con questa ulteriore assegnazione - aggiunge Bedini- prosegue il progetto di dare una sede civile a ciascuna Magistratura del Gioco del Ponte. Offrire una sede a titolo gratuito significa aiutare le Magistrature a sviluppare il loro radicamento sul territorio, avvicinando scuole, bambini e giovani del quartiere per promuovere iniziative che facciano conoscere la storia e le tradizioni di Pisa. Mi piacerebbe che le sedi civili delle Magistrature diventassero un punto di riferimento nei quartieri, che fossero conosciute e aperte il più possibile, che rappresentassero un presidio nel territorio”.