A Pisa il caldo estremo non è più un’eccezione, ma il segno di un cambiamento climatico che, secondo Luigi Sofia, capogruppo di Sinistra Unita per Pisa – AVS, “ci obbliga a ripensare come viviamo, ci muoviamo e lavoriamo”. Con sempre più famiglie che restano in città a causa del caro vita, Sofia ha richiamato la necessità di nuovi strumenti per rispondere a bisogni crescenti.
Ha sottolineato come il rapporto tra uomo e natura debba basarsi su “convivenza e rispetto” e che eventi come ondate di calore, alluvioni e aria irrespirabile siano “il frutto di un modello urbano che consuma risorse senza restituire equilibrio”. Nel mirino anche la situazione di chi subisce maggiormente il caldo, come lavoratori all’aperto, anziani, bambini e malati, senza dimenticare gli animali. “Abbiamo segnalato alla Polizia municipale carrozze trainate da cavalli sotto il sole, nonostante il divieto oltre i 35 gradi”, ha detto.
Il capogruppo ha rilanciato proposte che, ha precisato, sarebbero state ignorate dalla maggioranza: rinnovare il PAESC con obiettivi più ambiziosi, creare rifugi climatici, garantire acqua pubblica accessibile, istituire un’assemblea cittadina per il clima, potenziare il trasporto pubblico nelle ore più calde e avviare un tavolo comunale per la sicurezza sul lavoro in caso di temperature estreme.
“Non possiamo restare fermi mentre il clima cambia – ha aggiunto – Pisa deve diventare un modello di adattamento e giustizia climatica, proteggendo persone, animali ed ecosistemi senza lasciare indietro nessuno”