Politica

Open day Brigata Aerea, "Niente da festeggiare"

Diritti in Comune all'attacco dell'iniziativa rivolta a famiglie e bambini: "Normalizzazione della guerra, basta mistificare la realtà"

"Non c'è nulla da festeggiare quando la guerra si traveste da spettacolo". È già polemica in vista dell'open day della 46esima Brigata Aerea, che per venerdì 8 Agosto ha organizzato una giornata aperta al pubblico.

Ma, per il gruppo consiliare Diritti in Comune, che raccoglie Una Città in Comune e Rifondazione Comunista, l'iniziativa è tutt'altro che da celebrare. "È l'ultimo, preoccupante tassello di una strategia precisa: normalizzare la presenza militare nella vita quotidiana - hanno scritto in una nota - mentre bambini e genitori vengono invitati ad ammirare velivoli luccicanti, nessuno racconta cosa fanno davvero questi aerei quando non sono in esposizione. Nessuno mostra le missioni all'estero, gli interventi nei conflitti, il trasporto quasi quotidiano di armi e mezzi sui cieli della nostra città".

"La militarizzazione delle coscienze passa proprio da qui: dall'assuefazione al linguaggio bellico, dalla rimozione delle conseguenze reali della guerra, dalla trasformazione dei mezzi militari in icone popolari - hanno continuato - quando un aereo di guerra diventa uno spettacolo da applaudire, abbiamo già perso: abbiamo accettato che la guerra sia normale".

"Mentre la Brigata Aerea spreca risorse pubbliche in eventi propagandistici, scuole e ospedali soffrono la mancanza di fondi - hanno concluso - chiediamo con forza la fine di questa deriva pericolosa. Basta finanziare la cultura della guerra, basta mistificare la realtà delle operazioni militari. Basta usare i bambini e le bambine come pubblico per una propaganda che prepara le prossime generazioni ad accettare la violenza come inevitabile".