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"Ora verifiche al villaggio di Coltano"

Nel villaggio ci sono 17 appartamenti assegnati a 14 nuclei familiari, ma molte delle convenzioni sono in scadenza

Dopo la chiusura del campo nomadi di Oratoio, l'assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini annuncia verifiche sulle convenzioni e allontanamento degli abusivi.al villaggio di Coltano.

“Nel Villaggio di Coltano – ha chiarito l’assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini - ci sono 17 appartamenti, assegnati a 14 nuclei familiari, per un totale di 90 persone, di cui 36 adulti e 54 minori. Si tratta di famiglie che, all’epoca della firma del patto, avevano titolo per abitare nel Villaggio, in quanto firmatari della convenzione con la Società della Salute che prevede, tra le condizioni per accedere, non aver commesso reati, la scolarizzazione dei bambini e il pagamento di un canone minimo, oltre alle utenze, così come avviene per gli alloggi popolari. Molte delle convenzioni proprio in questo periodo sono in fase di scadenza e verrà quindi valutato, in sede di Commissione della Società della Salute, se ci sono le condizioni e i requisiti per rinnovare le convenzioni. Faremo quindi i dovuti controlli per verificare sei ci sono pendenze giudiziarie a carico dei titolari, se i bambini frequentano la scuola e se le famiglie sono in regola con i pagamenti.”

“Oltre ai residenti regolari all’interno del Villaggio di Coltano - ha proseguito l’assessore Gambaccini - ci sono attualmente pochissimi nuclei familiari accampati in maniera abusiva, fuori dal Villaggio, con roulotte e manufatti abusivi". Si tratta di nuclei familiari, sottolinea l'assessore che "In passato erano assegnatari degli appartamenti di Coltano, poi allontanati per violazione dei patti di legalità".

"Dopo aver lavorato per chiudere il campo abusivo di via Oratoio - aggiunge-concentreremo adesso la nostra attenzione per regolarizzare la situazione di Coltano”. A luglio è stata eseguita un'ordinanza di sgombero con la rimozione di alcune strutture abusive. "Attualmente - prosegue Gambaccini- c’è un provvedimento di sgombero in via di esecuzione, mentre un’altra famiglia ha trovato una soluzione alternativa e lascerà spontaneamente il Villaggio.”

“Nel superamento del campo rom abusivo di Oratoio – ha concluso Gambaccini - abbiamo preferito scegliere soluzione diversificate per ogni nucleo familiare. Riteniamo che la ghettizzazione di una comunità come quella rom in un unico Villaggio, non faciliti assolutamente l’integrazione e favorisca invece l’arrivo di altri insediamenti non autorizzati, che non sono legati al rispetto di alcun vincolo di legalità.”