Politica

Palazzo Mastiani, "Tolto un bene alla comunità"

Il consigliere comunale Auletta critica la cessione degli oltre 4.500 metri quadrati dell'Università a un privato: "Doveva essere mantenuto pubblico"

Il portone di Palazzo Mastiani su Corso Italia

Alla fine, dopo anni di abbandono e numerosi tentativi di vendita, Palazzo Mastiani in Corso Italia è stato ceduto dall'Università di Pisa. Una scelta che, per Ciccio Auletta, già candidato sindaco di Una Città in Comune, è assolutamente sbagliata.

"Lo avevamo incluso, solo poche settimane fa, nella mappa dei tesori della nostra città meritevoli di un piano di riqualificazione - ha detto - sconcerta la decisione di sottrarre ancora una volta all'uso pubblico, e quindi alla collettività, un bene storico che verrà destinato a uso residenziale e commerciale, secondo una prassi ormai consolidata che privilegia il far cassa alla tutela del patrimonio architettonico".

"Palazzo Mastiani è stato ceduto alla società modenese Impresa Generale Spa nell'ambito di una complessa operazione di contrattazione conclusasi con l'aggiudicazione dell'appalto per l'ampliamento della sede del Dipartimento di Veterinaria a San Piero a Grado - ha continuato - il valore stimato del Palazzo è di 5 milioni e 170mila euro".

Di origini antiche, nel dopoguerra il palazzo è stato ristrutturato dai suoi diversi proprietari: prima l'Inps, poi l'Università stessa, che lo aveva destinato alla Facoltà di Informatica. Da anni, però, il bene è messo regolarmente sul mercato in cerca di acquirenti.

"L’edificio ha una superficie lorda complessiva di circa 4.540 metri quadrati e comprende il bel giardino su via della Nunziatina - ha concluso - denunciamo con forza la decisione di includere Palazzo Mastiani in un'operazione di compravendita che sottrae per sempre alla comunità un edificio pubblico di enorme valore: nella nostra visione sarebbe dovuto restare uno spazio pubblico, nel rispetto del patrimonio artistico-architettonico e preservando il bene per le generazioni future".