Politica

Fontanelli:"Il Pd rifletta e coinvolga"

Il no a Pisa città, con quasi seimila voti di differenza, ha ottenuto il 55%, uno dei dati più alti in provincia. Per il sindaco ci sono le primarie

Paolo Fontanelli

"Se sono il vincitore morale a Pisa perchè ho annunciato che avrei votato contro la riforma? Assolutamente no, qui non ci sono vincitori. Renzi si è costruito tutto da solo con la battaglia sulla sua legittimazione. Il voto ha diviso il Paese e ha lasciato una frattura profonda".

A dirlo è Paolo Fontanelli, parlamentare Pd ed ex sindaco che ribadisce la necessità di "Costruire maggiore coesione. Quella stessa che avevo già indicato motivando la mia scelta per il no".

"Il risultato deve fare riflettere da molti punti di vista", dice ancora Fontanelli. "C'è un dato di grande partecipazione, quella stessa che ci dimostra che quando parliamo di Costituzione la gente è molto sensibile".

"L'altra riflessione è quella sui flussi elettorali. Abbiamo visto che nel no sono confluiti molti voti del Pd e molti voti di elettori di sinistra, provenienti da un'area che correva il rischio di diventare marginale e non sentirsi coinvolta, che magari esprimeva il proprio mal di pancia non andando a votare.

E proprio per questo dico che anche qui a Pisa, come nel resto del Paese - aggiunge Fontanelli - il partito farebbe bene a cercare di ascoltare di più e meglio le istanze che arrivano dai cittadini".

Una raccomandazione che vale soprattutto per il gruppo dirigente? "Certo, sia quello nazionale che locale"( a maggioranza renziana ). 

"Vedremo le reazioni. Se dal risultato del referendum si apre un percorso di discussione e confronto sarà ben accetto, se ci si arroccherà su posizioni precostituite sarà un errore."

E per le elezioni comunali di Pisa del 2018 vede ripercussioni dal voto referendario? "Troppo presto - dice Fontanelli - gli scenari possono cambiare rapidamente, come abbiamo visto. Resto della mia idea. Per la scelta del candidato a sindaco ci sono le primarie, come indica lo statuto del partito. A meno che non ci si ritrovi tutti su un nome unitario".