Politica

Parco della Cittadella, no alla privatizzazione

Il gruppo di Diritti in Comune denuncia la mancanza di un progetto pubblico unitario sui beni comunali: "Nessun confronto sull'affidamento"

"Privatizzare tutti gli immobili comunali oggetto degli interventi di riqualificazione finanziati con i fondi del Pnrr è la strategia della giunta Conti che però avviene senza che ci sia alcun confronto sul loro affidamento futuro". Così Diritti in Comune pone l'accento "sulla concessione ai privati come unico modello di gestione di migliaia e migliaia di metri quadrati, seguendo mere logiche di mercato", hanno scritto in una nota.

E l'elenco degli edifici che rientrano in questo sistema è piuttosto lungo: "dalla nuova piscina comunale - hanno dettagliato - alla chiesa sconsacrata della Qualquonia, dal Parco della Cittadella al nuovo impianto sportivo del Cep".  

Tra tutti poi il caso del Parco della Cittadella. "Solo grazie alla nostra iniziativa - hanno aggiunto dal gruppo consiliare - nella ultima seduta della Quarta Commissione Consiliare Permanente si è discusso dei passi che l’amministrazione comunale sta portando avanti. E, a conferma della decisa indisponibilità della giunta a qualsiasi confronto pubblico, nessun assessore si è presentato. Lo scorso 8 Settembre l’amministrazione comunale ha affidato per 18.300 euro ad un soggetto esterno la redazione del Piano economico finanziario (Pef) per la gestione del Parco Cittadella e degli Arsenali Repubblicani, che fino ad oggi sono stati gestiti direttamente dal Comune di Pisa. Si tratta della società Cles di Roma, che ha già avuto anche l’affidamento della redazione del Pef per la gestione del Museo Multimediale del Parlascio".

Ma ecco il nodo. "E' emerso che a oggi non esiste alcun cronoprogramma per la redazione del Pef del Parco della Cittadella e degli Arsenali, né tanto meno per la definizione di una gara per individuare il soggetto gestore. Non solo, il Comune non ha neanche prodotto i dati necessari per consentire alla Cles di elaborare la proposta di documento, né esiste una definizione di indirizzo politico su come utilizzare Arsenali e Parco della Cittadella se non che la gestione sarà privata. A questo va aggiunto - hanno sottolineato da Diritti in Comune - un vero e proprio altro mistero che non è stato in alcun modo chiarito in commissione, ovvero come questo iter si colleghi alla decisione approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale di trasferire questi beni dal Comune alla Patrimonio Pisa".

Quello che manca, secondo il gruppo consiliare, è un progetto pubblico unitario, da un punto di vista culturale e turistico, che valorizzi realmente il patrimonio artistico e culturale della nostra città, e non la sua mercificazione. Si tratta in tutti questi casi invece di patrimonio pubblico, di beni che devono essere messi nella piena disponibilità della cittadinanza, attraverso percorsi di partecipazione e autogestione”. Per scongiurare insomma la desertificazione e il calo delle presenze.