Politica

"Pd, ci vuole il bostik, non l'accetta"

Il consigliere regionale Andrea Pieroni scuote il partito alla vigilia dell'assemblea comunale, decisiva per scegliere la candidatura a sindaco

Il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni

“Lo stallo politico che denota la vicenda del PD pisano in vista delle ormai prossime elezioni comunali del 10 giugno è più che preoccupante, è drammatico", scrive Pieroni.

"Auguro di cuore a Matteo Biffoni di riuscire nell’impresa pacificatrice che il partito nazionale gli ha affidato. Lo auspico perché non potremmo mai perdonarci di aver consegnato il comune capoluogo della seconda provincia toscana alla destra o ai grillini."

"Questo è il momento della prudenza e della responsabilità, e soprattutto dello sforzo supremo, richiesto a tutti, nessuno escluso, per assicurare l’unità del partito e costruire la coalizione più ampia e plurale possibile, l’unico modo per dare a Pisa un governo di centrosinistra, in linea con le migliori tradizioni di una città ricchissima di storia, cultura, virtù civiche e valori. Questo è il momento del “bostik” e non dell’accetta!"

"Ci sarà modo e tempo, spero - prosegue il consigliere regionale - per analizzare e riflettere sugli elementi che, io ritengo, abbiano condotto a questo punto critico: i “discontinuismi” ante litteram, i personalismi esasperati, gli atteggiamenti zigzaganti tra i due campi che attualmente connotano il PD (fautori dell’accordo politico per la più ampia coalizione e fautori delle primarie ad ogni costo!).

Io credo che, per il ruolo strategico che Pisa ricopre nell’intera dimensione regionale, sia necessario oltreché opportuno che il PD riesca nello sforzo di mettere insieme le espressioni più significative e rilevanti di natura politica e civica, provando addirittura a costruire una rinnovata esperienza che guardi con decisione al futuro. Un centrosinistra che andasse diviso alle elezioni rischierebbe di non arrivare nemmeno al ballottaggio!"

"Purtroppo - conclude Andrea Pieroni - ormai da troppo tempo, il dibattito pubblico, le schermaglie sui social, i “pourparlers” riservati ruotano solo ed esclusivamente intorno ai nomi, oscurando così la valorizzazione del buon lavoro fatto in questi anni. Ci siamo già dimenticati del fatto che le ultime, traumatiche vicende referendarie ed elettorali del PD affondano la loro genesi anche nell’eccesso di personalismo e di autoreferenzialità?

Ecco, io credo che su questo terreno i cittadini non ci seguano!

I cittadini vogliono sapere quali sono le priorità del PD per il governo della città nei prossimi 5 anni, quali sono le nostre proposte per affrontare le criticità comunque presenti, quali i progetti per sviluppare le tante potenzialità di cui Pisa è ricca! Rimettiamo subito le idee e le proposte al centro del dibattito, e forse anche il tema della candidatura a sindaco si risolverà!!”