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Una petizione per cambiare nome a via D'Achiardi

Era rettore dell'università di Pisa quando nel 1938 il re firmò le leggi razziali. I promotori: "Primo responsabile dell’epurazione dei docenti ebrei"

Via D'Achiardi (immagine Google maps)

Un petizione online per cambiare nome alla via intitolata a Giovanni D'Achiardi, geologo e rettore dell'università di Pisa quando, il 5 Settembre 1938, Vittorio Emanuele III firmò a San Rossore le leggi razziali che portarono anche all'espulsione dall'ateneo di docenti e studenti ebrei.

Finora sono state raccolte 500 firme. A lanciare l'appello, rivolto a sindaco e Consiglio comunale, è Davide Guadagni, che nel 2018 è stato responsabile del Comitato organizzatore di San Rossore 1938, ciclo di iniziative promosse dall’università di Pisa per ricordare l’80esimo anniversario della firma delle leggi razziali italiane.

"A Pisa - si legge nell'appello lanciato su Change.org - furono cacciati e 'sostituiti' ben 20 docenti su 400, di cui - dopo il 1945 - solamente 5 sarebbero tornati; degli altri una, Enrica Calabresi, si suicidò per sfuggire alla deportazione e due, Ciro Ravenna e Raffaello Menasci, vennero inghiottiti dall’abisso della Shoah. Il numero degli studenti ebrei italiani rimane ancora oggi ignoto, mentre sappiamo che tutti i 290 studenti ebrei stranieri vennero espulsi".

Secondo i promotori dell'iniziativa l'allora rettore D’Achiardi "Fu - si legge nella petizione- il primo responsabile dell’epurazione dei docenti ebrei, a partire dalla compilazione della lista, sul censimento dell’estate 1938, e della selezione razziale degli studenti".

La raccolta firme ha già raccolto l'adesione della Comunità Ebraica di Pisa e delle sezioni pisane dell'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti.