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Petroni insiste:"Vissute precarietà e incertezza"

Il presidente del Pisa chiede al sindaco di farsi garante per un incontro con l'altro socio neroazzurro Lucchesi:"Ci sono improrogabili scadenze"

In ballo c'è soprattutto il futuro di una squadra che per "Miracolo" ha ottenuto la serie B ma Petroni ( patron di Terravision e presidente del Pisa da pochi mesi con una quota del 50 per cento e l'altra metà in mano al direttore generale Fabrizio Lucchesi che fece per primo nell'estate scorsa l'acquisizione del club da Carlo Battini ) è tornato a parlare della "Necessità di capitalizzare questo straordinario successo".

Così pur riconoscendo il lavoro straordinario fatto da Lucchesi e dall'allenatore Gattuso, Petroni ha voluto puntualizzare alcuni concetti:"Gattuso ha richiesto la liberatoria del contratto che lo legava al Pisa a fine aprile" e Petroni ha fatto riferimenti anche a "Confusioni di ruoli e anomalie". Su Lucchesi invece il presidente ha parlato di "Temerarietà e spregiudicatezza" che hanno portato al risultato ma "I tripli salti mortali se ripetuti portano a gravi infortuni".

Petroni ha ricordato di avere contribuito finanziariamente e in "Delicati passaggi istituzionali" a garantire il successo del Pisa che e adesso "Dobbiamo capitalizzare dotando la società di una solidità economico finanziaria importante e di una credibilità che nel calcio in questo momento conta più del denaro".

Petroni è tornato a ribadire che è pronto a rilevare l'altra parte di quote societarie in mano a Lucchesi facendo leva sull'imprenditore romano Alberto Gianni per garantire "Una offerta calcistica di qualità", mentre negli scorsi mesi si è vissuto uno "Stato di precarietà e incertezza", dicendosi pronto ad un confronto pubblico e chiamando in causa il Comune di Pisa perchè faccia da intermediario:"Ci sono scadenze a breve che vanno onorate", ha ricordato Petroni.