Due ragazzi, due motorini, una passione condivisa e una serata finita in tragedia. Pisa si è svegliata con un lutto che lacera e con un'altra vita ancora appesa a un filo. Jacopo Gambini, 17 anni, è morto mercoledì sera in uno scontro frontale con l’amico Leonardo Renzoni, 16 anni, ora ricoverato in condizioni disperate. La dinamica dell’incidente, avvenuto in un piazzale alla periferia della città, resta ancora difficile da decifrare, mentre l’inchiesta cerca risposte nelle immagini di videosorveglianza e nei cellulari dei due ragazzi.
I due ragazzi frequentavano entrambi l’Iti Da Vinci-Fascetti. È lì che, nelle ore successive, si è concentrato il dolore di compagni, amici e professori, con uno striscione appeso davanti ai cancelli della scuola, "Jacopo vive x sempre con noi", accompagnato da firme, dediche, cuori rossi e messaggi carichi di affetto e memoria.
La Procura dei minori di Firenze, con il pubblico ministero Filippo Focardi, ha aperto un fascicolo per fare luce sull’accaduto. Dalle prime testimonianze, raccolte tra chi ha assistito allo schianto, non emergerebbero elementi che facciano pensare a una sfida organizzata. Eppure il contesto resta sospetto. I carabinieri stanno analizzando alcuni video pubblicati in passato online, dove si vedrebbe uno dei due giovani eseguire manovre rischiose in sella al motorino. Le immagini delle telecamere di sorveglianza di una ditta, oggi fallita, potrebbero aiutare a ricostruire la scena. Ma non è ancora certo che siano funzionanti.
È stata disposta anche una perizia tecnica sui due mezzi coinvolti. Gli inquirenti vogliono capire se dietro quell’impatto possa esserci anche il coinvolgimento di una terza moto.