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Piano del parco, "Silenzio da parte degli enti"

Il futuro di Coltano e il nuovo piano, ecco le accuse del Comitato per la difesa e di La Città Ecologica: "Vogliono ridimensionare il parco"

Il parco di Coltano

Il destino del parco di Coltano nel nuovo piano da inviare alla Regione continua a far discutere. Stavolta, contro possibili ridimensionamenti dello stesso, oltre al Comitato per la difesa di Coltano si è schierata anche l'associazione ambientalista La Città Ecologica.

"Mentre alcune voci affermano che è già stato inviato alla Regione il piano del parco, nessuna notizia è stata ufficialmente diffusa e all’albo pretorio è presente soltanto il documento di avvio del procedimento - hanno spiegato le due associazioni - non è stato reso noto il parere del Comitato direttivo, non è stato reso noto il parere del Comitato scientifico e non si conosce ufficialmente il parere, obbligatorio, della Comunità del parco. Eppure, da fonti abbastanza accreditate, risulterebbe che lo stesso Comitato scientifico abbia espresso molte osservazioni e alcune critiche".

"Da parte sua, la Comunità del parco, formata da due Province e 5 Comuni, a quanto sembra avrebbe deciso di non decidere, ritenendo che non ci fossero le condizioni per esprimere un parere - hanno aggiunto - ma, con il metodo del silenzio assenso, la mancanza di un parere significherebbe parere favorevole. A questo si aggiunge che né parco, né Regione, né Comuni hanno risposto al parere legale sulle aree contigue, che contesta nettamente l’impostazione del Pip".

Per le due associazioni, in quello che viene descritto come un silenzio generale, vi è soltanto una certezza. "Il Comune di Pisa è stato in prima fila nell’operazione di ridimensionare l’estensione e il ruolo del parco - hanno specificato - ha iniziato con il Piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina, con oltre 4 milioni di metri cubi di fabbricati, inserendo sei proposte di interventi nell'area del parco, e ha proseguito chiedendo al parco di togliere più di 300 ettari di aree contigue".

"A parole si pensa al 2050, al clima e alla biodiversità, di fatto si agisce solo per consumare nuovo suolo - hanno concluso - intanto, gran parte dei partiti tace e le richieste di una audizione di Bani in Commissione consiliare sembrano restare inascoltate".