Spettacoli

Pirandello di scena al Teatro Nuovo

La Compagnia Il Carretto Teatro interpreterà "La Morsa" con Laura Boriassi, Stefano Doroni e Lorenzo Marciante

La Compagnia "Il Carretto Teatro" porta sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Pisa un testo pirandelliano poco conosciuto e rappresentato, La Morsa. L'appuntamento è per venerdì 19 Aprile, alle 21.

Quello che può sembrare un classico intreccio a tre – la moglie, il marito e l’amante – diventa, per la penna dell’autore siciliano, l’occasione di sondare i meandri delle ragioni che spingono le persone ad agire. Ragioni che risultano incomunicabili, condannando i personaggi del dramma alla prigionia di un’amara solitudine, ciascuno a suo modo straziato dalla ferita dell’offesa, dalla colpa del tradimento, dalla paura delle conseguenze delle proprie azioni. 

La maschera che ognuno di noi, nel pensiero di Pirandello, è costretto a portare per essere riconosciuto – e insieme purtroppo classificato – dagli altri non lascia scampo: per il marito la moglie resta la "consorte" e non riesce più a vederla come donna e come amante; per l’altro uomo lei resta solo l’"amante" e non sa capirne l’intimo tormento. Per questo lei, la vera protagonista dell’opera, è condannata a gridare nel vuoto, dove i due uomini sentono le sue parole ma non leggono il suo animo né comprendono fino in fondo le sue ragioni, rendendosi così indisponibili a soppesare le loro responsabilità. Il tragico finale dell’opera sottolinea proprio l’incolmabile distanza fra esseri pur tanto vicini; esso è la conseguenza del non saper vedere altro che la "maschera" affibbiata a chi ci sta accanto e non il suo vero e più autentico "volto".

La Compagnia "Il Carretto Teatro", con la regia e le musiche di Stefano Doroni, interpreta il testo pirandelliano colorandolo di forti e drammatiche tinte passionali. Nella parte della protagonista Giulia si cimenta con intensa drammaticità Laura Boriassi; nel ruolo del marito, duro e straziato, si cala Stefano Doroni, mentre in quello dell’amante smarrito e turbato troviamo Lorenzo Marciante