Sport

"Pista non sicura", i fantini non corrono

Dopo la morte di Pietro Alberto Brocca e la caduta di altri tre fantini, annunciata dalla Uif una serrata all'ippodromo di San Rossore

Una corsa all'ippodromo di San Rossore

"Con la presente - questa la lettera recapitata ieri dall'Unione italiana fantini alla Alfea, società che gestisce l'ippodromo di San Rossore - Vi informiamo che dopo il sopralluogo delle piste da corsa per verificare in termini di sicurezza l'affidabilità delle stesse effettuato in data odierna unitamente al Dott. Piccioni Direttore Alfea, Sig. Maniezzi Luca Presidente Uif, Sig. Picchi Andrea Presidente Angri, Sig. Grilli Davis Responsabile Allenatori Toscana ed il fantino Sanna Mario, la Uif informa che i fantini non danno la loro disponibilità per montare all' ippodromo pisano per tutte le rimanenti giornate di corsa". La lettera è firmata da Luca Maniezzi e Maurizio Zeni, presidente e segretario generale Uif.

Il sopralluogo e la decisione drastica dei fantini a seguito dei due gravi incidenti avvenuti a Gennaio e Febbraio sulla pista di San Rossore, che sono costati la vita a Pietro Alberto Brocca e il ricovero in ospedale ad altri tre fantini.

La serrata dei fantini è una tegola per Alfea, che ha in programma un altro mese di corse due giorni a settimana, il giovedì e la domenica, fino a lunedì 5 Aprile, giorno del prestigioso 131° Premio Pisa. Ma la sicurezza in pista viene prima di tutto. Fra le ipotesi al vaglio, a quanto pare, anche quella di correre in un altro ippodromo.