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​Più visite per Sinagoga e Cimitero Ebraico

Aumentano gli accessi e le opportunità per scoprire due luoghi simbolo della storia ebraica a Pisa, tra memoria, arte e cultura millenaria

Una delle storie più antiche della città si apre ancora di più al pubblico. A partire da Aprile, aumentano i giorni e le modalità di visita per la Sinagoga di via Palestro e per il Cimitero Ebraico di piazza dei Miracoli. Un doppio patrimonio storico e culturale che testimonia un legame profondo tra Pisa e la comunità ebraica, attiva in città da oltre mille anni.

"Si arricchisce l’offerta culturale e turistica della città di Pisa – ha dichiarato il sindaco Michele Conti –. Valorizzare il Cimitero e la Sinagoga significa riscoprire un rapporto millenario fatto di arte, tradizioni, integrazione e memoria, ma anche di consapevolezza e dialogo".

Il nuovo accordo tra la comunità ebraica e CoopCulture ha portato a un’estensione degli orari di apertura del cimitero, visitabile ora anche il giovedì e il venerdì, oltre alla domenica. Ai visitatori sarà disponibile un’audioguida gratuita per esplorare in autonomia uno dei più antichi cimiteri ebraici ancora attivi, custode di stili e simboli che attraversano i secoli, dal XVII secolo a oggi.

Alla Sinagoga, invece, rimangono le visite su prenotazione, ma si rafforza l’offerta didattica rivolta alle scuole, con percorsi pensati per raccontare non solo l’architettura e le festività religiose, ma anche le tradizioni familiari e i protagonisti della memoria come Bartali, Perlasca e Anselmi. "Inauguriamo una nuova fase di apertura – ha detto Maurizio Gabbrielli – che unisce memoria e futuro, per promuovere il rispetto e la conoscenza di una tradizione identitaria della città".

I biglietti prevedono formule agevolate e cumulativi, con la possibilità di visitare anche le Mura di Pisa. Un modo per intrecciare storia e paesaggio urbano, cultura e spiritualità. "Questa valorizzazione – ha concluso Federico Prosperi – si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione dell’area monumentale e offre un’occasione preziosa per un turismo attento all’osmosi culturale".