Attualità

Post Covid, terzo settore in difficoltà

Presentati i dati della prima indagine post emergenza in Toscana. Terzo settore: indagine Cesvot "A Pisa l’84% degli enti in difficoltà”

In pochi hanno superato indenni il lockdown imposto dalla pandemia: a Pisa l’84,3% degli enti del terzo settore ha avuto un impatto negativo sulla propria attività. Il risultato più negativo in regione, peggio ha fatto solo Siena con il 78%. Tra queste ci sono realtà che hanno ridotto gradualmente la loro attività, fino ai casi più gravi che hanno chiuso o sospeso il lavoro e sono ben il 16%, in linea con la media toscana del 14,2%. E’ il quadro che emerge dall’indagine condotta da Sociometrica per conto di Cesvot, dedicata a valutare l’impatto dell’epidemia sugli enti del Terzo settore in Toscana. Onlus, associazioni di volontariato e cooperative sociali, quasi tutte hanno sofferto soprattutto per la mancanza di risorse economiche. Da una parte per l’impossibilità di reperire fondi destinati a far funzionare l’attività quotidiana, anc he attraverso eventi e iniziative pubbliche, e dall’altra anche per i nuovi costi legati all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale che devono essere garantiti agli operatori.

Non bene su un altro fronte cruciale per le associazione: i volontari, il motore che muove il terzo settore. Solo un ente pisano su 3 non ha avuto problemi, la stragrande maggioranza ha riscontrato difficoltà non tanto nel reclutarli, quanto piuttosto nel farli lavorare in condizioni di sicurezza.

Nonostante questo quadro che fotografa una situazione a tinte fosche, l’indagine ha messo in evidenza anche la grande capacità di reazione delle associazioni, che sono totalmente determinate a continuare le attività, nonostante la crisi. L’84% ha infatti fiducia nel futuro