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Un premio in memoria di Daniele Tampucci

Il riconoscimento è stato consegnato al neolaureato Cesare Baggiani dell'università di Pisa. La celebrazione è organizzata dall'azienda Nuovo Pignone

La madre di Daniele Tampucci consegna il premio a Cesare Baggiani

Il premio di laurea intitolato alla memoria dell'ingegner Daniele Tampucci è stato consegnato al neolaureato Cesare Baggiani, autore della tesi "Automazione delle verifiche Fem dello stadio di controllo di turbina a vapore". La cerimonia è avvenuta nell'aula magna "Ulisse Dini" della Scuola di ingegneria dell'università di Pisa.

Il premio è dedicato a Daniele Tampucci, laureato presso l’ateneo di Pisa nel 1999 e prematuramente scomparso nel 2013. Istituito in collaborazione con l'università dall’azienda Baker Hughes Nuovo Pignone, presso la quale Tampucci aveva svolto la sua attività professionale all’interno degli uffici responsabili della progettazione di turbine a vapore, il riconoscimento era riservato ai laureati magistrali in Ingegneria meccanica dell’ateneo con una tesi, appunto, sulla modellazione del comportamento meccanico delle turbine a vapore.

Alla cerimonia, alla quale hanno assistito i genitori e la sorella, rappresentanti del Nuovo Pignone e numerosi docenti e studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica, sono intervenuti il professor Marco Beghini, presidente del corso di laurea, e l’ingegner Luca Giacomelli, collega dei Daniele Tampucci.

“Tanti sono gli aspetti che mi fanno ricordare con sincero affetto il mio amico Daniele: il suo essere ingegnere di grandissimo talento, la sua passione, l’umiltà e la disponibilità senza fine nei confronti di chiunque avesse bisogno di aiuto, anche a costo di far nottata - ha detto commosso Giacomelli - ma sono soprattutto le doti umane che lo hanno reso unico: la bontà accompagnata da una gentilezza assoluta; tanto che sentivi il dovere di proteggerlo dalla cattiveria del mondo, come si protegge un fiore prezioso dai rigori del freddo".

"In realtà, non solo Daniele era più forte di quanto pensassimo ma, con il suo esempio, ha cambiato in meglio tutte le persone che gli sono state vicine. Ed è per questo che una parte di lui vivrà per sempre nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo - ha proseguito - pur nella tristezza del ricordo, non riesco a pensare a niente di più adatto di questa borsa di studio, intitolata a suo nome, per rendergli onore e ricordarlo attraverso ciò che lo ha sempre contraddistinto: la passione per il lavoro di ingegnere e la possibilità di aiutare gli altri. Grazie, dunque, a tutti coloro che lo hanno reso possibile, Daniele, sono sicuro, sta arrossendo dalla timidezza, ma ha un sorriso bellissimo”.

Il professor Leonardo Bertini, membro della commissione giudicatrice, ha quindi letto la motivazione relativa all’attribuzione del premio a Baggiani, sottolineando in particolare che la sua tesi ha conseguito “risultati molto interessanti, sia sul piano scientifico, che su quello applicativo” e che “il lavoro condotto ha messo in luce elevate competenze tecniche e scientifiche, un rigoroso approccio metodologico e non comuni capacità di soluzione dei problemi affrontati”.