È prevista per domenica 13 luglio, con inizio alle ore 18, la manifestazione regionale contro la base militare statunitense di Camp Darby. Il presidio si terrà direttamente all’ingresso della base, in via Vecchia Livornese 788, e sarà preceduto da un concentramento in piazza Guerrazzi alle ore 17 per un corteo diretto verso la zona militare.
A organizzare la mobilitazione è il coordinamento “Disarmiamoli”, insieme a realtà pacifiste, antimperialiste e internazionaliste attive sul territorio. Alla base delle proteste c’è la richiesta di “nessuna base per nessuna guerra” e lo slogan “fuori l’Italia dalla NATO e fuori la Nato dall’Italia”. I promotori chiedono la chiusura di Camp Darby e la sua riconversione ad uso civile, denunciando il ruolo strategico della struttura nell’attuale scenario internazionale.
Nel comunicato si legge che “la notte del 22 Giugno gli Stati Uniti sono entrati direttamente in guerra al fianco di Israele, bombardando tre siti nucleari iraniani”. Secondo gli organizzatori, questa escalation bellica, aggravata dal sostegno dell’Occidente e dall’aumento delle spese militari deciso nel summit NATO dell’Aja, rappresenta “un pericolo per l’umanità”.
Un passaggio è dedicato anche alla situazione economica e sociale italiana, “Il 5% del PIL destinato alla Difesa, secondo l’osservatorio Milex, significherebbe 145 miliardi investiti nel 2035. Risorse che non si trovano mai per sanità, scuola e servizi pubblici”.
Il comunicato contesta anche il governo italiano, accusato di aver autorizzato l’uso delle basi statunitensi sul territorio nazionale, “nonostante avesse dichiarato il contrario”. E lancia un appello: “In una regione già hub militare strategico, vogliamo un’alternativa. Vogliamo disarmo, diritti, solidarietà e riconversione”.