Nuovo riconoscimento internazionale per l’Università di Pisa. Il professor Dino Pedreschi, docente di Informatica, è stato nominato vice-chair del gruppo europeo di lavoro incaricato di sviluppare il Code of Practice on transparency of AI-generated content, nell’ambito del Regolamento Europeo per l’Intelligenza Artificiale (AI Act).
Il gruppo, istituito dallo European AI Office della Commissione Europea, avrà il compito di definire le linee guida operative per la marcatura e l’etichettatura dei contenuti prodotti da sistemi di intelligenza artificiale — testi, immagini, audio e video — rendendoli chiaramente riconoscibili come tali. Un passaggio cruciale per garantire trasparenza e contrastare la disinformazione, in attuazione dell’articolo 50 dell’AI Act, che impone a fornitori e utilizzatori di modelli generativi di segnalare i contenuti creati artificialmente.
Il gruppo riunisce esperti accademici, rappresentanti dell’industria e organizzazioni della società civile europea. In qualità di vice-chair, Pedreschi affiancherà la direzione dei lavori dedicati ai fornitori di modelli di IA generativa, contribuendo alla definizione delle buone pratiche di trasparenza e responsabilità.
“Il codice di condotta sulla trasparenza dei contenuti generati dall’IA sarà uno strumento volontario volto ad aiutare i fornitori di sistemi di IA generativa a rispettare i loro obblighi di trasparenza – ha commentato il professor Pedreschi –. Il codice supporterà l’etichettatura dei contenuti generati dall’IA, inclusi audio, immagini, video e testi sintetici, in formati leggibili dalle macchine per consentirne il rilevamento. Aiuterà anche gli utilizzatori che impiegano deepfake o contenuti generati artificialmente nel dichiarare chiaramente il coinvolgimento dell’IA, specialmente quando informano il pubblico su questioni di interesse generale”.
La Commissione Europea ha annunciato la composizione del gruppo il 5 Novembre 2025, data che segna l’avvio ufficiale dei lavori. Nei prossimi mesi è attesa la presentazione della prima versione del Code of Practice, passo fondamentale per costruire un ecosistema digitale più trasparente e affidabile