Politica

Progetto base diffusa, Angori si sfila

Il presidente della Provincia e sindaco di Vecchiano fa dietrofront: "Mancano progetti e fondi: no a ipotesi contrarie alla salvaguardia del Parco"

Massimiliano Angori

"Non parteciperò al tavolo interistituzionale del prossimo 18 Ottobre". Lo ha annunciato il presidente della Provincia Massimiliano Angori, che dopo aver preso parte alle sedute precedenti, ha scelto di farsi da parte. Il motivo? La sua contrarietà alla caserma nei confini del Parco.

"Invierò un contributo scritto in cui riassumerò le motivazioni della mia scelta - - anche in sede istituzionale, infatti, devo prendere le distanze dal modo in cui è stata gestito il progetto di collocazione della caserma nell'area ex CISAM".

"Nelle riunioni, come quella dell’ultimo 6 Settembre a Romasi è parlato in maniera molto superficiale di fattibilità tecnica, senza un vero progetto - ha spiegato - io stesso ho sollecitato maggiori dettagli per poter esprimere un parere di senso compiuto e, quindi, di diniego all’ipotesi CISAM e di ogni insediamento entro i confini del parco, come previsto dagli organi consiliari che rappresento che si erano già a Settembre dello scorso anno".

Angori, infatti, avrebbe scoperto soltanto dopo la riunione della Comunità del Parco del 18 Settembre che non vi era ancora un progetto definitivo. "Non solo - ha proseguito - ma anche i fondi per realizzarlo, perché il finanziamento PNRR era oramai scaduto".

"Alla luce di notizie che arrivano in maniera frammentata anche a chi ha partecipato a questi tavoli, chiedendo sempre un ampio confronto a beneficio dei territori e di poter visionare progetti e carte nel dettaglio, ritengo opportuno in questa fase non prendere parte alla riunione - ha chiarito - voglio ribadire, come ho fatto nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Vecchiano, il mio dissenso verso un'ipotesi progettuale che metta a rischio salvaguardia e alla tutela del Parco e delle aree protette".

"Infine voglio sottolineare la contrarietà a una procedura di approvazione della Comunità del Parco senza aver fornito la documentazione progettuale, indispensabile per un confronto consapevole - ha concluso - chiediamo, pertanto, al Governo di interrompere l’iter procedurale avviato con la riunione del 18 Settembre e da lì valutare le possibili alternative".