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Prosegue il progetto di recupero delle caserme

Le due strutture in centro sono passate al fondo di investimenti. Il Comune riceve la percentuale prevista dalla legge, 900mila euro

Procede il progetto Caserme, che prevede la riqualificazione delle due strutture del centro storico, la “Artale” e la “Curtatone e Montanara”, in uno studentato e in appartamenti di edilizia convenzionata per le fasce più deboli. Come da accordi, le due ex-caserme sono passate al fondo di investimenti di “Cassa Depositi e Prestiti che si occuperà della riqualificazione. Da questa operazione il Comune di Pisa ha ricevuto il 15% del prezzo di vendita, circa 900mila euro, già in cassa, che saranno utilizzati per gli investimenti pubblici previsti nel piano triennale come interventi di riqualificazione urbana e manutenzioni

"L’importo trasferito dall’Agenzia del Demanio è la prova che si procede con una delle più importanti occasioni di recupero urbano che riguarda il centro storico, per proseguire a renderlo più e meglio abitato – commenta il Sindaco di Pisa – Gli obiettivi di una migliore accoglienza degli studenti e di un incremento del numero di residenti sono entrambi fondamentali e oggi possono tenersi con coerenza".

Il progetto prevede rispettivamente uno studentato e appartamenti di edilizia convenzionata per le fasce più deboli, un intervento dal forte carattere sociale che contribuirà ad aumentare i residenti del centro. Si tratta di due aree di notevole pregio dotate di ampi spazi aperti che saranno messi a disposizione dell’intera città: la vecchia piazza d’armi dell’Artale, che è la seconda piazza più grande della città a due passi dalla Piazza del Duomo ed il parco del Distretto, un polmone verde in pieno centro. Un intervento che spinge a ripopolare il centro storico, dopo che negli ultimi anni si è già visto un aumento dei residenti

Dato che il precedente accordo, che includeva anche la Bechi Luserna sull’Aurelia e prevedeva la vendita e le realizzazione della nuova caserma ad Ospedaletto, non è stato finalizzato per le mutate condizioni del mercato e per le scelte compiute dal Ministero della Difesa, l’Amministrazione si è mossa per trovare investitori che potessero riqualificare le due caserme del centro storico. Dal nuovo accordo è stata esclusa la Bechi Luserna perché la Difesa ha ritenuto opportuno mantenerla a sua disposizione.