Cronaca

Proteste e disordini anche nel carcere Don Bosco

Coronavirus, detenuti agitati come in altri istituti di detenzione italiani a causa della sospensione delle visite e del rischio contagio

Nel tardo pomeriggio di lunedì nel carcere Don Bosco di Pisa si sono verificati disordini con decine di detenuti coinvolti.

Sarebbero stati incendiati anche alcuni oggetti. Poco dopo le 20 le proteste si sono placate, grazie all'intervento della polizia penitenziaria. I detenuti sono tornati nelle loro celle.

A quanto si apprende non ci sono feriti, a parte un poliziotto che ha riportato una ferita non grave. Sul posto è arrivato anche il questore di Pisa Paolo Rossi.

Le proteste in diversi istituti italiani (a Foggia si sono registrate anche numerose evasioni e non tutti i detenuti sono stati rintracciati) sono state scatenate dalle misure restrittive relative al Coronavirus, in particolare quella sospende i colloqui con i familiari (a Livorno i colloqui sono stati spostati sulla piattaforma Skype). A preoccupare però i detenuti sarebbe anche il rischio di contagio al virus.

Fuori dal carcere erano presenti carabinieri e poliziotti, pre-allertati per intervenire dentro l'istituto in caso di pericolo.