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Raffica di dimissioni, Misericordia nel caos

Cinque componenti del magistrato lasciano l'arciconfraternita. All'origine della decisione ci sarebbero mancati cambiamenti a livello gestionale

La Misericordia di Pisa piomba nel caos e rischia di finire ancora nelle mani di un commissario in seguito alle dimissioni rassegnate da cinque componenti del magistrato, l'organo di governo interno, alle quali sono seguite quelle degli altri manager.

A lasciare la Misericordia con una durissima presa di posizione sono stati il vicegovernatore Gabriella Bianchini e i residenti magistrali Michele Apruzzese, Francesco Mancuso, Nicola Pieracci e Paolo Toni, che in una lettera, di cui si dà notizia già oggi sul Corriere fiorentino che è stato "Ripetutamente chiesto un cambiamento tangibile nella gestione".

Risalgono solo a due anni fa il commissariamento determinato da passività per circa 12 milioni di euro e il licenziamento di 32 dipendenti.