Cronaca

Raid vandalico al parcheggio di Cisanello

Vandalizzate nella notte le auto di numerosi dipendenti dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana, che si è rivolta alla Prefettura

Lunotto in frantumi (foto di repertorio)

Nella notte fra domenica e lunedì i parcheggi dell’Aoup a Cisanello sono stati presi di mira da vandali che hanno danneggiato numerose automobili di dipendenti in turno di notte in ospedale, spaccandone i vetri.

"La Direzione aziendale - si legge in una nota dell'Aoup -, esprimendo profondo rammarico per quanto accaduto, trattandosi di un fatto gravissimo che colpisce lavoratori che prestano in ospedale un servizio prezioso per l’intera collettività, si è immediatamente attivata con la Prefettura per accertare i fatti ed intraprendere le azioni conseguenti. Sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria i filmati girati dalle telecamere, essendo il parcheggio sorvegliato, e sono in corso le indagini per risalire agli autori mentre il caso verrà posto all’ordine del giorno della riunione interistituzionale sulle problematiche di ordine pubblico e sicurezza che si terrà a Pisa nei prossimi giorni".

Ma sul caso il sindacato Nursind ha duramente criticato l'Aoup.

"I Parcheggi dell’ospedale di Cisanello - ha commentato Daniele Carbocci, segretario territoriale Nursind Pisa -, in particolare quello alle Bocchette, si dimostrano ancora una volta terra di nessuno e oggi dobbiamo registriamo il danneggiamento di molte auto di dipendenti che erano in servizio di notte. Non solo la difficoltà di parcheggiare e di potersi recare a prendere servizio in orario, ma anche l’ansia di poter trovare i finestrini sfondati al momento dello smonto".

"Sono anni che chiediamo che almeno il personale del turno notturno possa entrare e parcheggiare dentro il perimetro ospedaliero - ha aggiunto il segretario Nursind - visto il numero ridotto di infermieri in servizio di notte. Ma l’azienda ha sempre fatto orecchi da mercante. E questi sono i risultati. Proprio in questi giorni l’azienda ha bloccato l’accesso al perimetro ospedaliero anche ai di dipendenti che hanno permessi di tipo sanitario per difficoltà di deambulazione. Una situazione, quella dei parcheggi, che l’azienda da ormai 10 anni non riesce a governare, mettendo in difficoltà i dipendenti ma anche i pazienti costretti a lunghe maratone per prendere le navette".

"Ancora una volta - conclude Carbocci - si palesano le difficoltà di controllo della sicurezza di un presidio ospedaliero che ha ormai le dimensioni di un piccolo paese. Forse sarebbe il caso che si provvedesse a rendere custodito il parcheggio, quantomeno quello più lontano dagli edifici ospedalieri. Per quanto ancora dovremmo affrontare questi problemi prima di una soluzione definitiva?"