Il primo sparo fu del rapinatore e il gioielliere sparò per reazione in difesa sua e della moglie. È quanto ha stabilito la perizia balistica depositata in procura in merito alla vicenda della banda che a giugno scorso assaltò l’oreficeria di via Battelli, dove ha trovato la morte uno dei malviventi, il 43enne Simone Bernardi.
Ora, con la perizia, la posizione del commerciante e l’ipotesi di reazione per legittima difesa sono rinforzate.Il pm ha quindi chiesto l’archiviazione nei confronti del gioielliere Ferretti e il giudizio immediato per i tre indagati in cella da luglio scorso.