"I fenomeni dell’abusivismo commerciale e della contraffazione sono stati oggetto di più riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica poiché rappresentano una seria minaccia per le aziende con diminuzione di fatturato, perdite di quote di mercato, banalizzazione dello stesso e producono grave danno all’erario, con consistenti perdite di gettito fiscale".
E' quanto dice la prefettura di Pisa facendo il punto dell'attività dei primi otto mesi dell'anno, dove sono stati sequestrati quasi 45mila pezzi. Nello specifico 27.071 nel settore tessile e dell’abbigliamento, fra i quali si segnalano 18.084 spille e fibbie, 2.739 occhiali, 1.359 borse, 705 orologi, 732 prodotti di bigiotteria, 474 tra cosmetici, profumi e prodotti per l’igiene e 2.191 giocattoli.
"Tali fenomeni - dice ancora la prefettura - comportano ripercussioni in termini occupazionali e sul rispetto della normative sulla disciplina del lavoro, sia nella fase della fabbricazione che in quella della vendita e costituiscono un danno per il consumatore, il quale, nel momento in cui acquista prodotti al di fuori dei canali commerciali legali non beneficia di garanzie in ordine alla qualità della merce anche per quanto riguarda la tutela della sua salute".