Di quella terribile sera resta la vetrina scheggiata da uno dei proiettili. Tolti i sigilli alla gioielleria Ferretti di via Battelli, il negozio oggi ha riaperto dopo la rapina del 13 giugno, finita nel sangue.
Simone Bernardi, il rapinatore che insieme a due complici ancora in fuga, decise di mettere a segno un colpo nella gioielleria, venne ucciso da un proiettile sparato dal gioielliere, intervenuto in difesa della moglie che si era vista puntare contro una pistola dai rapinatori.
Numerosi gli atti di solidarietà della città nei confronti di Daniele Ferretti e della moglie Giuliana Malucchi. In queste due settimane sono state organizzate fiaccolate, manifestazioni ed è stato aperto un conto corrente dove far confluire donazioni per aiutare il gioielliere, ora indagato per omicidio volontario, a sostenere le spese legali, mentre in via Battelli, proprio accanto alla gioielleria, i commercianti della zona hanno affisso uno striscione con su scritto "Vicini alla famiglia Ferretti".