Attualità

"Ricostruire insieme e in modo sostenibile"

Il gruppo Vendesi - Vettovaglie guarda alla fase due dell'emergenza covid-19 e chiede di partecipare alla cabina di regia

Con il prospettarsi dell'istituzione di una cabina di regia che guidi la città nella fase due dell'emergenza coronavirus, il gruppo Vendesi-Vettovaglie chiede di essere coinvolto nel dibattito.

"Il Sindaco di Pisa - si legge in una nota del gruppo Vendesi-Vettovaglie-  ha impiegato una formidabile espressione per designare la fase che attende la nostra città, una volta conclusa, come tutti ci auguriamo, la fase 1 dell’emergenza Covid-19: ricostruzione. Pensiamo che si tratti di una formula efficace, perché carica di responsabilità e di impegno. L’Amministrazione Comunale ha saputo, con fermezza e sensibilità, governare l’emergenza, sin dal primo momento in cui si è presentata, sino al punto da anticipare le misure straordinarie restrittive adottate a livello nazionale dal Governo; ci si riferisce alla chiusura degli esercizi commerciali nelle zone interessate dai maggiori assembramenti, anche durante il fine settimana che ha preceduto il lockdown. Questo deve essere riconosciuto e detto in modo chiaro.

L’impegno dell’Amministrazione prosegue con la fase 2; e si prospetta l’istituzione di una cabina di regia, che coinvolga oltre alle forze politiche di opposizione anche le associazioni delle categorie economiche colpite dalla significativa crisi innescata dall’emergenza. A tutti gli esercenti commerciali, in particolare le cui attività insistono nelle zone del centro storico, e agli imprenditori, vogliamo sinceramente esprimere solidarietà e vicinanza ideale: speriamo che trovino e nel Governo nazionale e regionale e nell’impegno del Comune un sostegno concreto ed efficace. Il vuoto urbano che percepiamo dalle nostre finestre e balconi è anche dovuto alla loro assenza, che speriamo sia presto superata".

"Convinti dell’opportunità della cabina di regia - prosegue la nota del gruppo Vendesi-Vettovaglie - insieme al Coordinamento dei Comitati, chiederemo di esservi coinvolti per condividere visioni e prospettive sulla ricostruzione e contribuire concretamente al dibattito che ne è la premessa. Siamo convinti che l’annunciata e necessaria ricostruzione rappresenti l’occasione per lo sviluppo di modelli urbani e commerciali più sostenibili in termini sociali, economici, sanitari e, più in generale, di vivibilità per la nostra comunità; questo dovrebbe essere, a nostro parere, l’obiettivo comune, la premessa ideale per tutte le forze sociali e politiche chiamate al confronto costruttivo. Ci auguriamo, infatti, che, con la ricostruzione, le gravi e preesistenti condizioni di criticità, connesse alla malamovida, vissute da una parte del centro storico di Pisa, sino a circa quaranta giorni fa, siano superate, attraverso la condivisione e, poi, l’attuazione di proposte concrete per ripartire in modo nuovo e sostenibile. Alcune di queste condizioni, infatti, non solo erano, ma saranno, ancor di più dopo l’emergenza Covid-19, insostenibili per le note implicazioni sul piano sanitario e del rischio epidemiologico. Le iniziative che si intraprenderanno per far fronte alle problematiche emerse per l’emergenza dovrebbero anche agevolare e incentivare (economicamente) gli operatori commerciali nel risolvere, attenuare e gestire in modo diverso le esternalità negative connesse alla loro attività. La ricostruzione si coniuga, in questo modo, all’esigenza di sostenibilità".

"La ricostruzione implica evoluzione ed evoca sviluppo - conclude la nota del gruppo- non si ricostruisce mai il passato, così com’era. Pensiamo, quindi, che non si possa perdere questa occasione. A tal fine, formuleremo proposte concrete nell’augurio di poterle condividere con l’Amministrazione e discutere con tutti gli altri stakeholders, in uno spirito di sincera e leale collaborazione, senza pregiudiziali, tra forze che hanno tutte sinceramente a cuore la rinascita della città, nel suo tessuto sociale ed economico"