Attualità

"Rifiuti urbani, un problema sottovalutato"

L'associazione La Città Ecologica commenta i dati relativi al comune di Pisa: "Gestione sbagliata della raccolta differenziata"

"Un problema sottovalutato". Con queste parole l'associazione ambientalista La Città Ecologica commenta i dati relativi al comune di Pisa sulla raccolta differenziata nel 2022 pubblicati dall’Agenzia regionale recupero risorse. 

"Il settore rifiuti - scrive La città Ecologica- incide sul totale dei gas climalteranti emessi in Italia nel 2019 per il 4,35% e le emissioni dello smaltimento dei rifiuti in discarica, il metodo tuttora più utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti non riciclati, genera il 75,12% di queste emissioni Lo smaltimento dei rifiuti può produrre ingenti danni ambientali: dalla devastazione di interi territori a emissioni nocive. Da qui si comprende come sia fondamentale puntare decisamente a ridurre alla fonte la produzione dei rifiuti, riutilizzare il più possibile gli oggetti, raccogliere in modo efficacemente differenziato ciò che diventa rifiuto e riciclarlo, con l’obiettivo di portare tendenzialmente a zero il residuo non riciclato e soprattutto il suo conferimento in discarica. I dati ci dicono che siamo ancora abbastanza lontani dall’obiettivo".

"Il comune di Pisa  - aggiunge l'associazione ambientalista- ha avuto nel 2022 una produzione annua di rifiuti di 756kg/ab oltre il 28% in più della media regionale, ma anche oltre il 22,5% più di Firenze. Un dato molto negativo e del tutto anomalo che l’Amministrazione comunale deve considerare ed affrontare anche perché è in aumento rispetto ai 723kg/ab del 2021. Inoltre i primi 9 mesi del 2023 danno un ulteriore aumento del 5%. Questo dato negativo si coniuga con altri dati tutti negativi. In primo luogo il costo pro-capite annuo del servizio. In questo caso i dati (Ispra) sono per il 2021: Pisa 353,68€/ab a fronte di una media del centro Italia di 230,74€/ab, 255,98€/ab della Regione Toscana, 299,44€/ab di Firenze. Altro dato totalmente negativo è l’andamento della raccolta differenziata. Qui le percentuali sono in diminuzione: 65,1% nel 2022 a fronte del 65,8% del 2021 mentre il dato generale ed anche quello regionale è verso un costante aumento. E nei primi nove mesi del 2023 Geofor segnala un ulteriore significativo calo della % di raccolta differenziata".

Estensione del porta a porta e tariffazione puntuale. Sono queste, secondo l'associazione, le due strategie da adottare per diminuire la produzione di rifiuti e aumentare la raccolta differenziata. "A nostro avviso  - prosegue La città ecologica- tutti questi dati, aumento della produzione dei rifiuti e del costo per i cittadini, diminuzione della raccolta differenziata, sono legati ad una gestione sbagliata della Raccolta Differenziata da parte del comune, che ha privilegiato i cassonetti stradali andando a diminuire le aree servite dalla raccolta porta a porta a piè di fabbricato. Per andare verso una riduzione della produzione e un aumento della raccolta differenziata occorre andare ad una raccolta differenziata porta a porta capillare, efficiente e riorganizzata rispetto all’attuale ed ad una tariffazione puntuale per cui ogni utente paga in base alla quantità del rifiuto indifferenziato realmente prodotto".