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Riforma Guardia medica, "Serve coinvolgimento"

La Federazione dei medici di famiglia di Pisa si esprime contro il modello H16 da sperimentare per la continuità assistenziale: "Forti dubbi"

Il segretario di Fimmg Pisa, dottor Luca Puccetti

La sezione pisana della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, non ci sta. Sulla riforma della guardia medica, oggi chiamata "continuità assistenziale", il gruppo esprime infatti molte perplessità, che il segretario provinciale, dottor Luca Puccetti, affida a una nota della sezione.

"La Regione, come è stato anticipato da alcuni organi di stampa, sta proponendo una riforma della continuità assistenziale che prevede, in molte realtà locali, la sostituzione, da mezzanotte alle 8 del mattino, della guardia medica attiva con centrali telefoniche e invio del 118 ove si ritenga opportuna una prestazione domiciliare - ha spiegato la sezione di Pisa - non si possono fare riforme senza il preventivo coinvolgimento degli amministratori locali".

"Sarebbe inconcepibile introdurre una riforma di tale portata senza adeguate e ampie sperimentazioni - prosegue la nota - l'applicazione del cosiddetto modello H16 non potrà mai avvenire senza l’approvazione dei sindacati di categoria presenti in ambito aziendale, che conoscono profondamente le esigenze dei territori e possono stabilire dove sia possibile e dove serva invece un modello H24".

"Fimmg Pisa esprime scetticismo sul ruolo delle centrali poiché tale modello si scontra con un elemento fondamentale rappresentato dalla mancanza di conoscenza personale del paziente da parte del medico di centrale - si legge - alcune esperienze di potenziamento del servizio di continuità assistenziale, quali quelle applicate alla postazione della Rosa, hanno dimostrato di ridurre gli accessi al pronto soccorso e di riscuotere il gradimento dei cittadini e degli amministratori".

"Molto nebulosi appaiono inoltre i compiti che i medici di continuità assistenziale dovrebbero svolgere in orario diurno, in sostituzione delle ore notturne ridotte - hanno concluso - Fimmg Pisa invita i cittadini a partecipare attivamente alle scelte di riforma della sanità tramite le rappresentanze politiche, della società civile e delle associazioni".