Ma adesso potrebbe tornare prepotentemente in primo piano, stando anche quanto scrive la Gazzetta nell'edizione cartacea e on line.
Secondo il quotidiano sportivo "Ringhio adesso potrebbe accettare il ricco contratto triennale che la scorsa primavera stava per firmare con la nazionale del Kazakistan".
Quel che è certo è che il suo addio a Pisa ha riaperto le crepe nella dirigenza con il presidente Petroni materialmente impossibilitato a intervenire ( è stata confermata nelle ultime ore la misura cautelare agli arresti domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione ) e il suo fedelissimo e membro del cda Vincenzo Taverniti costretto a rispondere alle accuse del vicepresidente Giancarlo Freggia che ieri aveva accusato Petroni e i suoi uomini di "Decidere tutto da soli senza interpellare il consiglio di amministrazione e di non pagare stipendi e fornitori"..
"Abbiamo superato le criticità finanziarie e consolidato una società che non vive più nell'emergenza", è stata la replica di Taverniti. "Alla squadra sono stati garantiti comfort e prestazioni accessorie da categoria superiore", ha aggiunto Taverniti che ha confermato di essere alla ricerca assieme al direttore generale Lucchesi di un nuovo allenatore: in pole position i nomi di Zeman, Menichini e Calori.
Intanto la squadra oggi si è allenata regolarmente a San Piero a Grado sotto gli ordini dell'allenatore della formazione Primavera. I giocatori sono in silenzio stampa.
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