Lavoro

Rischio esuberi Continental, parla l'azienda

Il plant manager dello stabilimento pisano, Toncelli: "Ciò che accade dopo il 2023 deve essere chiarito nei dettagli all'approssimarsi della scadenza"

La notizia dei possibili 500 esuberi alla Continental di Pisa ha creato preoccupazione. I posti di lavoro potrebbero essere a rischio dopo il 2023. Per spiegare il punto di vista dell'azienda è intervenuto il plant manager dello stabilimento Continental a Pisa, Riccardo Toncelli.

Toncelli ha detto: "Il sito di Pisa resta come unità produttiva all'interno della Divisione Powertrain. Ciò che accadrà dopo il 2023 dovrà essere chiarito nei dettagli all'approssimarsi della scadenza". 

Toncelli si aspetta "normali fluttuazioni di domanda e possibili prolungamenti all'utilizzo dei motori a benzina sui quali forniamo i componenti". Quanti esuberi dunque? Difficile da prevedere: "Questo - ha detto Toncelli - può cambiare l'orizzonte temporale delle ricadute sull'occupazione e consente di avere sufficiente tempo per riorientarci verso soluzioni alternative"

Toncelli ha concluso sottolinendo la validità dello stambilimento pisano che resta uno "tra i più all'avanguardia sia per la ricerca e lo sviluppo dei prodotti, sia per i processi produttivi e la digitalizzazione degli stessi. C'è quindi la riconosciuta opportunità, sia a livello locale che a livello centrale, di mantenere il patrimonio di conoscenza e professionalità che si è sviluppato negli anni".

Una situazione liquida e ancora tutta da definire, anche in base a come si svilupperà il mercato dell'auto e, di conseguenza, a come Continental potrà riposizionarsi.

Nei due stabilimenti pisani, quello di Fauglia e quello di San Piero a Grado, lavorano 940 persone.