Cronaca

Risse continue, il questore chiude la discoteca

Almeno quattro gli episodi con lesioni personali da luglio ad oggi rilevati in un noto locale del litorale. Il provvedimento a tutela della sicurezza

La polizia amministrativa ed immigrazione della questura di Pisa ha oggi notificato un ordine del questore di sospensione dell’attività di pubblico esercizio, nei confronti di un noto locale situato sul litorale tra Marina di Pisa e Tirrenia. La sospensione di 15 giorni giorni complessivi, limitatamente all’attività di discoteca e night club, scatterà da domani, sabato 18 agosto.

"L’attività istruttoria - hanno spiegato dalla questura - ha evidenziato che sin dal mese di luglio e fino a pochi giorni addietro sono stati rilevati gravi problemi per l’ordine pubblico ed, in particolare, per la sicurezza dei cittadini. Infatti, nel corso di ben quattro episodi sono stati commessi reati contro la persona con, in alcuni casi, soggetti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche del locale Pronto soccorso per lesioni personali".

"In tutte queste circostanze - prosegue la nota -, volanti della Questura e pattuglie dell’Arma dei Carabinieri sono intervenute a causa di percosse in danno di avventori del locale, con responsabilità attribuibili anche a personale preposto alla sicurezza del locale, episodi per i quali è in corso attività giudiziaria coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Altri interventi risolutivi son stati operati sempre da personale della Polizia di Stato per dirimere diverbi ed evitare che evolvessero in situazioni tali da mettere in ulteriore pericolo l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Tali fatti hanno dimostrato l’obiettiva sussistenza di condizioni di rischio per la sicurezza dei cittadini".

"Stanti le esigenze di celerità ed urgenza - concludono -, il Questore di Pisa ha quindi ordinato la chiusura della struttura medesima per le attività in argomento, non per una questione afflittiva o punitiva ma bensì a scopo preventivo per garantire la sicurezza dei cittadini, con avvertenza, altresì, che qualora si dovessero ripetere o non impedire altri fatti di violenza, sarà valutata la possibilità di procedere alla revoca della licenza stessa".