Lavoro

Ristoratori dal Prefetto "per non sparire"

Una delegazione di ristoratori ha consegnato a Castaldo una lettera con alcune richieste per il settore, duramente colpito dalle restrizioni

La delegazione dei ristoratori di fronte alla Prefettura

Conta oltre 200 firme la lettera consegnata questa mattina al Prefetto, Giuseppe Castaldo, da tre ristoratori. La lettera, intitolata "Io non voglio sparire" e firmata "Unione settore food and beverage" è stata portata all'interno del palazzo del Governo da Marco Ton, Alessandro Mei e Antonio Mondella. Altri ristoratori li hanno accompagnati in piazza Mazzini e atteso la fine dell'incontro con il Prefetto.

I ristoratori chiedono innanzitutto di poter aprire la sera non oltre le 22, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid come, del resto, avviene già all'ora di pranzo. Gli esercenti propongono, si legge nella lettera, "di favorire la riapertura di tutte quelle attività che hanno la possibilità di poter effettuare servizio al tavolo, e di poter sviluppare un piano di riduzione di affluenza solo per quelle aree cittadine che si sono sempre mostrate come forte afflusso di persone".

"Per gli esercenti che non possono rispettare il distanziamento e che quindi siano obbligati a chiudere - prosegue la lettera - venga predisposto un sussidio che ne permetta il sostentamento e non la sola possibilità di pagare le spese e oneri".

Fra i ristoratori presenti, molti hanno riferito che questa sera parteciperanno al flash mob promosso da Ristorazione Toscana, tenendo le luci accese nei locali e apparecchiando i tavoli come se dovessero accogliere i clienti.