Pisa si prepara a celebrare uno dei momenti più intensi e simbolici della sua storia. Domenica 13 Luglio, il Parco delle Concette ospiterà la V edizione della rievocazione storica della fine dell’assedio francese del 10 Luglio 1500, evento che segnò l’apice della Seconda Repubblica Pisana. A corredo della giornata anche il III Palio delle Magistrature del Gioco del Ponte e la prima edizione del Palio degli Antichi Quartieri, in una cornice che unisce spettacolo, tradizione e consapevolezza storica.
Il programma, organizzato dai Balestrieri di Porta San Marco con il sostegno del Comune e il contributo di Mura di Pisa, Leone Rampante e Porta Pisana, punta a riportare alla luce un passaggio fondamentale della memoria cittadina. L’assessore Filippo Bedini ha detto, "Stiamo cercando di far emergere un periodo storico straordinario e troppo spesso dimenticato. La Seconda Repubblica Pisana rappresenta un momento chiave della nostra identità".
La giornata si aprirà con l’allestimento degli accampamenti rinascimentali e proseguirà con la consueta deposizione della corona d’alloro alle mura. Nel tardo pomeriggio spazio al racconto, con le visite guidate lungo il tratto di mura interessato dalla breccia francese e la narrazione dei fatti salienti del giugno-luglio 1500. In chiusura, spazio all’agonismo con le sfide a colpi di verretta tra balestrieri di Tramontana e Mezzogiorno e la nuova competizione tra Quartieri.
Bedini ha aggiunto, "Iniziative come questa vogliono valorizzare luoghi, simboli e persone che fanno parte del nostro passato. L’assedio del 1500 ha lasciato tracce fisiche visibili sul tratto murario accanto al Parco delle Concette. Le strisce bianche e rosse alternate ricordano il punto in cui l’artiglieria francese aprì una breccia". Il Comune ha inoltre annunciato la ristampa del libro “Storia dell’assedio di Pisa” di Gino Benvenuti, in collaborazione con Eclettica Edizioni.
La rievocazione storica nasce dal desiderio di far conoscere non solo il coraggio dei pisani ma anche l’abilità organizzativa di una città capace di fronteggiare e respingere uno dei più potenti eserciti d’Europa. A guidare i francesi c’era Charles de Beaumont, supportato dal commissario fiorentino Luigi Antonio degli Albizzi. Gli assedianti si ritirarono dopo dieci giorni, sconfitti dalla tenacia di un popolo che lottava non per potere o ricchezza, ma per la propria libertà.