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Una rotatoria intitolata a Gino Benvenuti

A Porta a Mare l'intitolazione della rotonda tra via Livornese e via Pertini allo storico e scrittore pisano. Bedini: "Si colma un vuoto"

Da oggi a Porta a Mare c'è una rotatoria intitolata a Gino Benvenuti. Si tratta di quella tra via Livornese e via Pertini, che adesso porta il nome dello scrittore, storico e operatore culturale pisano scomparso nel 1990. 

La targa che ufficializza l'intitolazione della rotonda è stata scoperta questa mattina nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte anche il sindaco Michele Conti e l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini.

Un'intitolazione che, ha sottolineato l'assessore, "Colma un vuoto in città rispetto a un debito che Pisa ha con uno dei più importanti uomini di cultura del secondo ‘900", la cui produzione "Costituisce una base per la storia di Pisa nell’epoca della Repubblica". 

"Il suo testo più importante, Storia della Repubblica di Pisa, ha fatto scuola ed è una pietra miliare, parte di una quadrilogia completata con la storia delle Repubbliche di Amalfi, Genova e Venezia. Ciò  -ha sottolineato Bedini - ha permesso di ampliare la sua fama di intellettuale e storiografo anche a livello nazionale. Libri di storia ma non solo: collaborazioni con i quotidiani locali, saggi di ogni genere, il libro Poeti a Pisa che l’amministrazione comunale è al lavoro per ristampare e si occupa di poeti come Leopadri, Alfieri e Shelley. Produzioni spesso introvabili. Questo testimonia che abbiamo reso omaggio a un pisanissimo che ha dato lustro alla nostra città e alla sua storia".

Gino Benvenuti è stato anche autore di numerosi articoli, pubblicati dai quotidiani locali, sulle vicende della Repubblica Pisana. Negli anni '30 si fece parte attiva per la reintroduzione del Gioco del Ponte. Apprezzato critico teatrale per La Nazione, fu anche tra i fondatori della società Amici del Teatro e dell'Accademia dell’Ussero di Arti, Lettere, Scienze e Spettacolo. La sua intensa e appassionata attività culturale e letteraria gli è valsa il Premio della cultura, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito per ben 5 volte.