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Saldi, stagione con il freno tirato

Covid e caro bollette incidono su un bilancio ancora in chiaroscuro. Romoli (Confesercenti): "La ripresa auspicata non c'è stata"

E' un bilancio in chiaroscuro quello fatto da Confesercenti Toscana nord al termine della stagione dei saldi invernali.

 “Purtroppo la ripresa auspicata – sottolinea in una nota il responsabile dell'area Pisana Simone Romoli - non c'è stata. La pandemia ha ancora una volta inciso negativamente. Il crescente numero di positivi di inizio dell'anno, le quarantene, hanno tenuto chiusi in casa numerosi consumatori e così lo shopping non ha avuto l'accelerata che ci auspicavamo dopo il difficile periodo che ormai si protrae da due anni. Di sicuro siamo lontani dai numeri del periodo pre covid ed anche alcuni timidi segni positivi sono troppo pochi per dare quella boccata di ossigeno che serve alle attività costrette a fare i conti anche con il caro bollette di luce e gas. Aumenti – sottolinea ancora il responsabile area pisana - che hanno fatto perdere alle famiglie la propensione all’acquisto; la gente ha cominciato a dover fare i conti con spese impreviste e, soprattutto, ingenti. Ancora non è chiaro se ci sarà un meccanismo di ristoro sia per le aziende, per calmierare questi aumenti, sia per i privati che devono adesso affrontare queste spese. Il costo di ogni cosa è inevitabilmente aumentato, e i cittadini si trovano prezzi dei prodotti più alti con un potere di acquisto che invece si è abbassato. Questo ha causato una brusca frenata dei consumi”. La guerra poi ha reso il clima della ripartenza di nuovo incerto, frenando quegli entusiasmi che sembravano emergere con l’annuncio della fine dello stato di emergenza a fine mese. 

“Il mondo  - aggiunge Romoli- ha bisogno di pace, le persone sotto le bombe hanno bisogno di pace. Davanti a tragedie del genere sembra difficile guardare al futuro con ottimismo, ma gli imprenditori devono essere ottimisti per forza. I nostri soci ci segnalano da parte della clientela la voglia di fare acquisti, di andare al bar o al ristorante, voglia frustrata però dalle notizie che arrivano dall’Ucraina. Ma il desiderio è quello di tornare presto alla normalità, di riscoprire il piacere di passeggiare tra le vetrine e di recuperare anche i rapporti freddati dal distanziamento. Per quanto riguarda il mondo dell’abbigliamento, non resta che ripartire con le nuove collezioni primavera-estate assecondando il desiderio di rinnovare il guardaroba che coinciderà con la fine dello stato di emergenza”. 

“Lo diciamo da tempo -conclude Romoli- la formula dei saldi sarebbe da rivedere. Le promozioni partono quando la stagione è appena iniziata, la tempistica andrebbe rivalutata. E’ accaduto per quelli invernali e accadrà per quelli estivi che partiranno quando la stagione, proprio per lo stato di incertezza che stiamo vivendo, sicuramente non sarà ancora decollata a pieno”.