Attualità

Salute mentale, utenti protestano con la Asl

Utenti del servizio di salute mentale protestano contro la Asl dopo il dimezzamento del contributo su un progetto di inserimento socio terapeutico

"Noi utenti del Dipartimento di salute mentale da alcuni anni facciamo parte di un progetto di inserimento socio terapeutico con la corresponsione di un contributo minimo", viene scritto in una nota inviata alla stampa.

"Improvvisamente, senza nessuna comunicazione in merito, solo nel momento in cui siamo andati a prelevare quanto ci è “concesso”, abbiamo constatato che tale importo era stato dimezzato, un taglio netto del 50%.

Per alcuni di noi è stata una vera e propria mazzata: ad esempio da 150 euro (che non è certo una grande cifra) si è ridotto a 75 euro", aggiungono gli utenti del servizio

"La consideriamo un’offesa alla nostra dignità di persone che con impegno, costanza, nonostante le difficoltà dovute alla nostra patologia, si spende per realizzare un progetto.

Nel caso specifico da ormai 11 anni produciamo una trasmissione radiofonica, “Collegamenti”, di informazione e intrattenimento. Negli anni abbiamo realizzato servizi giornalistici importanti, intervistato personaggi di fama nazionale ed internazionale", continuano i pazienti.

"La decurtazione del contributo è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. La conferma di una totale indifferenza, della mancanza di comunicazione tra noi utenti e chi si riempie la bocca di grandi parole su progetti socio sanitari.

Una mancanza di attenzione per il lavoro che abbiamo svolto e continuiamo a svolgere, una assenza di attenzione da parte della dirigenza della AUSL che ad esempio si è ben evidenziata in occasione del Convegno da noi organizzato nel Dicembre 2018 con le radio di salute mentale provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Soddisfatti per il plauso ricevuto da tutti i partecipanti e dal pubblico intervenuto. Non silenzio ma indifferenza da parte dei responsabili del settore della AUSL.

Non siamo figurine da esporre solo quando fa comodo a qualche carriera, ma persone con una propria dignità che chiedono di essere ascoltate.
Da oggi iniziamo la nostra protesta muta".