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San Rossore ricorda le vittime dell’Idrovora

Domani la cerimonia per i nove civili, tra cui donne e bambini, trucidati dai nazifascisti il 9 Agosto 1944 nella Tenuta.

Domani, sabato 9 Agosto, San Rossore si fermerà per ricordare le vittime dell’eccidio dell’Idrovora del 1944. Nove persone, tra donne e bambini, furono trucidate a colpi di fucile dai nazifascisti, in uno degli episodi più drammatici della storia del territorio. La commemorazione si inserisce nel percorso della memoria di San Rossore, avviato negli ultimi anni per mantenere vivo il ricordo delle pagine più buie, come quelle delle leggi razziali promulgate dal Re nel 1938 proprio dalla Tenuta.

Prima della liberazione di Pisa, il 2 Settembre 1944, il fronte Alleato era fermo sull’Arno e i tedeschi avevano occupato la Tenuta, stanziandosi nella villa reale e nello chalet al Gombo, poi fatti saltare in aria durante la ritirata. In quei giorni difficili, le famiglie Scudeller e Davini erano sfollate nelle campagne: le donne e le bambine si erano rifugiate in una struttura di tronchi di pino vicino all’idrovora sul fiume Morto Nuovo, mentre gli uomini si muovevano per cercare cibo.

Il 9 Agosto 1944, durante un rastrellamento del 16° battaglione esploratori di Reder, parte della 16a Panzergrenadier Division SS del generale Max Simon, una pattuglia penetrò nel rifugio e uccise tutte le donne e i bambini, deportando gli uomini adulti. Le vittime furono Lina e Anna Bucciarelli (40 e 13 anni), Elda Davini (17), Eva Del Chicca-Davini (52), Ruffo Davini (57), Ermenegilda Giraldi (47), Elena, Nerina e Jolanda Scudeller (16, 20 e 12 anni).

La cerimonia inizierà alle 11 presso il monumento commemorativo all’idrovora, alla presenza della vicepresidente del Parco Claudia Principe, del presidente Anpi Pisa Bruno Possenti, del presidente della Provincia Massimiliano Angori, dell’assessore comunale Riccardo Buscemi e della presidente del consiglio comunale di San Giuliano Terme Elisa Pistelli