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La Scuola Sant'Anna si allarga ancora

Nuovi spazi per l'ateneo d'eccellenza. Inaugurazione dell'anno accademico con Giuliano Amato, ex allievo della Scuola ed ex presidente del Consiglio

L'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola Superiore Sant'Anna

Dopo aver ottenuto da Comune di Pisa l'utilizzo del complesso di Santa Croce in Fossabanda, che potrà essere disponibile soltanto fra qualche anno, la Scuola Superiore Sant'Anna è ancora in cerca di spazi. La rettrice Sabina Nuti, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, ha annunciato la locazione per 25 anni di Palazzo Boyl, in via Santa Cecilia, per alcuni uffici dell'amministrazione e per gli istituti delle Scienze sociali.

Ma l'espansione più grande riguarda il polo a La Fontina, nel Comune di San Giuliano Terme. Dove la Sant'Anna ha acquistato i due edifici dove i laboratori Percro e Plantlab erano in affitto e dove sono previsti in tutto dieci edifici per le scienze sperimentali. I primi due giunti in fase di progettazione esecutiva con un finanziamento integrativo della Regione Toscana per 2,5 milioni di euro e un contributo ministeriale di 3,5 milioni.

Alla cerimonia di inaugurazione era presente anche Giuliano Amato, ex allievo e presidente della scuola, nonché ex presidente del Consiglio dei Ministri. Le istituzioni locali erano rappresentate dal sindaco di Pisa Michele Conti, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e dall'assessora regionale Alessandra Nardini.

"Ringrazio per la sua preziosa attività uno dei prestigiosi istituti di eccellenza che caratterizzano la vocazione toscana alla ricerca, alla scienza, alla formazione - queste le parole di Giani -. Un incubatore di idee, di progetti che è biglietto distintivo nell’immagine che la nostra Regione ha sul piano nazionale ed europeo”.

“Oggi la Toscana ha bisogno dell’autorevolezza, della credibilità, della capacità del Sant’Anna di tessere relazioni - ha proseguito il presidente regionale , di saper interpretare da protagonista le sfide della transizione e dell’innovazione, di fare sinergia con le istituzioni regionali, con il sistema produttivo, con la vita civile della nostra comunità regionale. Insieme, dopo le conseguenze devastanti della pandemia, sapremo cogliere le opportunità e le potenzialità che si presentano con la nuova stagione di fondi europei e di risorse messe a disposizione dal Pnrr”.

Alessandra Nardini, assessora regionale all’università e ricerca e pari opportunità, ha invece posto l'attenzione sulle questioni della parità di genere nel mondo accademico e dell’uguaglianza delle donne. “Con una rettrice, una direttrice generale e tante altre donne protagoniste – ha detto – dal Sant’Anna ci giunge un esempio di parità di genere, attraverso una reale valorizzazione dell’uguaglianza tra uomini e donne”. 

“Dalla parità di genere – ha proseguito Nardini – passa anche il benessere economico e sociale, per questo senza il contributo delle donne non ci può essere una vera ripresa. Questa Scuola manda un grande messaggio di speranza alle allieve, alle future allieve e più in generale a tutte le donne: dobbiamo essere consapevoli che la realizzazione professionale non si deve conseguire dopo una serie di rinunce tra vita personale e lavoro, ma dobbiamo avere il diritto di vedere riconosciuti merito e impegno durante il nostro percorso di carriera e dobbiamo vederci garantito il diritto alla conciliazione, anzi, direi, alla condivisione”.dd